MONZA – Un anno fa festeggiavano il Natale in tv sul palcoscenico di “Tù sì che vales” conquistando l’appoggio di tutta la squadra guidata da Maria De Filippi. Un anno dopo celebrano in Natale con un ristorante che sarà inaugurato nel 2019 a Cassina De Pecchi, nell’area dell’ex Nokia.
Un Natale indimenticabile per Nico Acampora e per i suoi ragazzi di PizzAut, un sogno prima e un brand oggi, con l’obiettivo di garantire un futuro e un’autonomia ai giovani autistici. Il primo ristorante gestito dai ragazzi autistici nasce grazie a un accordo sottoscritto da PizzAut con le Officine Mec: l’azienda che ha rilevato l’area dove prima sorgeva la nota azienda tecnologica e costruirà il locale, il sodalizio penserà invece agli arredi e alle utenze (con un investimento di 40 mila euro).
E’ solo l’inizio della grande avventura che vede protagonisti i ragazzi autistici di età compresa tra i 17 e i 23 anni che ormai sono diventati famosi in tutta Italia. Da Nord a Sud con l’instancabile Nico Acampora (anima del sodalizio e papà di un figlio autistico) vanno in trasferta in città e paesi a raccontare la loro avventura, a sfornare pizze e manicaretti, mostrando e dimostrando che l’autismo non è una barriera per condurre una vita normale e autonoma. Tante le iniziative organizzate anche a Monza e Brianza: PizzAut è una certezza di sold out e solidarietà.
Una solidarietà che in questo dodici mesi è cresciuta anche grazie ai social e al gruppo facebook EasyMonza che fin dalla loro esibizione televisiva li ha sostenuti e supportati. Poi dai click si è passati agli aiuti concreti disseminando nei negozi della città le teche PizzAut per raccogliere fondi e sostenere il progetto di Nico Acampora. Ma non solo: per il primo Natale hanno promosso il panettone e il pandoro nell’originale confezione di latta PizzAut facendolo arrivare sulle tavole di migliaia di brianzoli.
Con il grande sogno, che Nico Acampora è certo diventerà presto realtà, di aprire un secondo ristorante PizzAut a Monza. La città di Teodolinda, nel frattempo, si è organizzata dando vita al progetto di una città “Autismo Friendly”: in collaborazione con il Comune verranno organizzati incontri riservati ai negozianti per spiegare loro come accogliere al meglio un cliente autistico o una famiglia che ha un figlio autistico.
Barbara Apicella