MONZA – Dopo le abbuffate, le partite a tombola con i parenti e le serate commuovendosi davanti ai film di Natale è tempo di fare le valigie e di partire per le vacanze.
Capodanno tempo di viaggi, organizzati e prenotati fin dal mese di ottobre, non affidandosi più al last minute. Le mete prescelte variano a seconda del budget a disposizione: 300-400 euro a testa per chi sceglie le capitali europee o la montagna (in media si sta via 4 o 5 giorni); ma c’è anche chi si concede destinazioni a lungo raggio come Mar Rosso ma soprattutto Caraibi e Maldive, con una spesa intorno ai 2.500-3.000 euro e periodi di soggiorno più lunghi: dai 7 ai 15 giorni.
Si parte soprattutto in coppia per una vacanza distensiva ma anche in famiglia per le mete a corto raggio. È il quadro delle partenze per le vacanze natalizie tracciato da agenzie di viaggio e operatori sentiti dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.
Sono quasi 2 mila le imprese attive nel settore in Lombardia su 12 mila in Italia. La Lombardia pesa il 16,3% del totale nazionale e occupa quasi 9 mila addetti su circa 38 mila in Italia (22,5% del totale). Milano è prima in regione e seconda, dopo Roma, a livello nazionale con 891 imprese (7,5% italiano) ma prima in Italia per numero di addetti (5.621) seguita da Roma, Torino, Napoli e Venezia. Dopo Milano, in Lombardia, vengono Brescia (238 imprese, ottava in Italia per numero di attività), Bergamo (183), Varese (143) e Monza Brianza (139).
“Per le vacanze natalizie ci saranno sia Italiani che partiranno per mete estere sia Italiani e stranieri che sceglieranno il Bel Paese – commenta Valeria Gerli, componente di Giunta della Camera di Commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi -. Negli ultimi anni, sia da parte delle istituzioni sia da parte degli operatori c’è forte impegno a far crescere le destinazioni turistiche italiane meno abituali, anche grazie alla possibilità di costruire una vacanza su misura, che risponda alle diverse esigenze familiari, a prezzi competitivi. Nella stessa logica si sta puntando ad attrarre sempre più visitatori nei nostri territori, offrendo esperienze turistiche molteplici e personalizzate. Un esempio virtuoso, da questo punto di vista, è la valorizzazione dei piccoli borghi. Per quanto riguarda la Lombardia, siamo impegnati a renderla sempre più sinonimo di soggiorno di piacere e luogo di vacanza, non solo come da tradizione luogo di lavoro e business, valorizzandone la varietà e ricchezza culturale e paesaggistica”.
Forte la presenza delle imprese femminili nel settore delle agenzie di viaggio e tour operator con quasi due imprese su cinque (37% in Lombardia e 39,5% in Italia) in mano a imprenditrici e con punte che superano il 60% a Mantova, Vercelli, Viterbo e Rovigo. Si ferma invece al 6,2% in Italia (4,7% in Lombardia) la presenza di giovani nel settore con Caserta (20,5%) e Campobasso (16,1%) in decisa controtendenza. È dell’8,3% in Italia e 10,1% in regione il peso delle imprese con titolari nati all’estero con la presenza di agenzie di viaggio e tour operator “stranieri” che a Prato, Brescia e Rimini raggiungono circa il 20%.