SEREGNO – Comunicare con i giovani è sempre un problema per le istituzioni pubbliche. Se si impara a utilizzare il linguaggio dei ragazzi e i loro strumenti preferiti, però, tutto diventa decisamente molto più facile. Ne sa qualcosa il sindaco Alberto Rossi, che ormai è in stretto contatto con un nutrito gruppo di ragazzi che vivono in città e frequentano quotidianamente i suoi spazi, guardando tutto ciò che li circonda con occhi diversi da quelli del mondo degli adulti.
Il trucco per dialogare con loro? Semplicissimo: abbattere le barriere e le formalità. Niente appuntamenti, niente riverenza, spazio alla tecnologia. Un semplice messaggio su Whatsapp e il gioco è fatto. In questo modo, a oggi, sono circa una quarantina i ragazzi che stanno facendo rete tra loro e con l’amministrazione comunale per un dialogo costante sui problemi e sulle opportunità della città.
“Sono stato il promotore dell’iniziativa – racconta Rossi – ma di fatto non sono io l’amministratore del gruppo di Whatsapp, né sono presente. Ho affidato il compito ai cinque consiglieri comunali di maggioranza, tutti under 30, che hanno più facilità a dialogare con i giovani. Io temevo che la mia presenza potesse in un qualche modo limitare la possibilità di espressione dei ragazzi. Invece voglio che si sentano liberi, anche di criticare se lo ritengono opportuno”.
Tutto è nato durante l’estate quando il sindaco, poco dopo il suo insediamento in municipio, è andato direttamente nelle piazze dei “fracassoni” per conoscere i ragazzi. Con lui si sono subito trovati a loro agio, qualcuno ha anche accettato lo scambio del numero di telefono. Ci sono anche stati due momenti di incontro in municipio, sempre più partecipati. “Da cosa nasce cosa – racconta Rossi con soddisfazione – e ora c’è un contatto con tanti ragazzi di circa 16-17 anni, proprio quella fascia d’età che risulta più difficilmente avvicinabile dalla pubblica amministrazione. Sul gruppo noi li informiamo riguardo alle iniziative in programma, loro si fanno vivi per informarsi oppure anche per segnalare esempi positivi che hanno visto altrove e che suggeriscono di riproporre anche qui. Sono altri sguardi aperti sulla città, una mentalità diversa da non trascurare per affrontare i problemi”.
Poi, naturalmente, il momento del ritrovo dal vivo. “Ci vediamo una volta al mese – conclude il primo cittadino -, l’ultima è stata a novembre. Abbiamo saltato il mese di dicembre per le troppe scadenze e per le festività. Da gennaio, però, sicuramente ci si rivede dando continuità al progetto. Loro hanno molto da dire, noi abbiamo molto da dare. Il 2019 ci vedrà protagonisti insieme con qualche sorpresa”.