A Capodanno c’è chi festeggia e c’è chi lavora. Chi celebra l’arrivo del 2019 con un brindisi e chi con un buon incasso. Sono 55 mila le imprese al lavoro in Italia nei settori legati al Capodanno. Secondo i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi in Lombardia operano 7 mila imprese (di cui oltre 2 mila a Milano), con un +1,5% in un anno, e 22.678 gli addetti, che segnano una crescita del 10,4% rispetto al 2017.
A farla da padrone è il settore della ristorazione: sono 5.632 le imprese, concentrate soprattutto a Milano (1.833). Ci sono anche 411 tra discoteche, sale da ballo e night-club, 14 imprese attive nella produzione di vino spumante (con il primato detenuto da Brescia, il 57% del totale delle attive) e 454 imprese legate alla coltivazione di legumi e frutti di bosco e frutti in guscio.
Lodi segna l’incremento percentuale più significativo nel numero di imprese rispetto al 2017 (+4,1%). Prima per numero di imprese e addetti è Milano con 2.216 attività e 9.473 occupati (pari al 41,75 del totale regionale), seguita da Brescia con 974 imprese e 3.890 occupati (17% del regionale), Bergamo con 858 imprese e 2.372 occupati (10,4%), Varese con 570 imprese e quasi 1.400 occupati (6%) e Monza e Brianza con 545 imprese e mille occupati (4,6%).
A livello nazionale sono oltre 55 mila le imprese attive in Italia nei settori più legati a Capodanno, dalla ristorazione per il cenone alla coltivazione di lenticchie e frutta secca e produzione di vino spumante, passando per la fabbricazione e commercio di fuochi d’artificio e le discoteche. Si tratta di attività che, in termini di consistenza della base imprenditoriale, crescono del 3,1% tra 2017 e 2018 a livello nazionale.
Tra i principali settori legati al festeggiamento della notte di San Silvestro, al primo posto ci sono le attività di ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto, con oltre 36 mila esercizi commerciali nel Paese. Seguono oltre 11 mila imprese attive nella coltivazione di alberi da frutta, frutti di bosco e in guscio, 4.615 negozi al dettaglio in cui acquistare giocattoli, circa 200 aziende in Italia che producono articoli esplosivi e 154 aziende di produzione di vino spumante e altri vini speciali. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati del Registro Imprese al terzo trimestre 2018.
Considerando i settori dell’economia più legati al festeggiamento del nuovo anno, al primo posto in Italia per numero di imprese risulta la Campania con 7.045 imprese (pari al 12,7% del dato nazionale), seguita da Lombardia con 6.963 (12,6% delle imprese italiane), Lazio con 6.508 (11,7% del complessivo) e Piemonte con 5.083 (9,2% del totale). Rispetto al 2017 l’incremento più significativo delle imprese del settore si è registrato in Valle d’Aosta (+9%) e Campania (+7,6%), in un quadro comunque positivo anche a livello nazionale (+3,1%). La Campania primeggia nella coltivazione di frutta e frutti in guscio con oltre 2.600 imprese. Lo spumante per il brindisi di mezzanotte arriva dalla Sicilia, che è la prima regione in Italia per numero di imprese attive nella produzione di vino spumante (42), seguita da Veneto (27) e Trentino Alto-Adige (16). Il Piemonte primeggia nell’ambito della coltivazione di legumi da granella (16 imprese). La Campania resta la patria dei botti, contando su 67 imprese nella produzione di articoli esplosivi; seguono in questo settore Sicilia (31 imprese) e Puglia (16). La Lombardia è la regione con il più alto numero di esercizi che preparano cibi da asporto (5.632 imprese), seguita da Lazio (3.770) e Emilia-Romagna (3.574). Sempre in Lombardia la più alta concentrazione di discoteche, sale da ballo e night-club (411 imprese), a seguire Toscana (290) e Lazio (270).
Sul fronte del fatturato, il complessivo in Italia dei settori legati al Capodanno è pari a oltre 2,8 miliardi di Euro di giro d’affari, con oltre 1 miliardo di Euro per il commercio al dettaglio di giochi e giocattoli in esercizi specializzati e oltre 700 milioni di Euro per la ristorazione con produzione di cibi da asporto. In Lombardia il fatturato è pari a oltre 1 miliardo di Euro (37,5% del totale nazionale), a seguire Campania con quasi 240 milioni di Euro (8,2%) e Lazio con 206 milioni (7,1). In Lombardia, dopo Milano con oltre 845 milioni di Euro (pari al 78,7% del dato complessivo regionale), si segnalano Brescia (112 milioni di Euro) e Bergamo (41 milioni di Euro). Emerge da una analisi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati AIDA – Bureau van Dijk.