BARLASSINA – Né gravi dissidi, né sgarbi e nemmeno offese da “lavare col sangue”: il ventiquattrenne di Barlassina, trasportato d’urgenza in ospedale all’alba del giorno di Capodanno, ha rischiato la vita per colpa di una stupida sigaretta. Mentre i Carabinieri stanno dando la caccia al suo aggressore, un giovane di nazionalità albanese, sono davvero inquietanti i nuovi particolari che emergono all’indomani del violento episodio che ha scosso la Brianza.
Secondo le prime ricostruzioni l’aggressore aveva trascorso la notte al “B-Square Cafè” per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Poi, poco dopo le 5, mentre si trovava in piazza, ha visto passare due ragazzi italiani. “Mi fai accedere una sigaretta?”, ha chiesto ai due passanti. In risposta deve avere ricevuto un rifiuto, forse qualche parola fuori posto, o un tono che non gli è piaciuto molto. Arrabbiato, si è avvicinato e ha rifilato un bel pugno in faccia a uno dei due italiani.
L’altro, quello più grosso, sia per la sua indole pacifica sia per l’esperienza accumulata lavorando saltuariamente come buttafuori nelle discoteche, ha cercato di separare i due per evitare che la situazione potesse degenerare per motivi davvero così stupidi.
Purtroppo non aveva fatto i conti con l’aggressività dello straniero. In un momento in cui ha voltato gli ha voltato le spalle, quello l’ha colpito con estrema violenza con un’arma da taglio. Poi è fuggito. A dare l’allarme è stato l’amico della vittima, quello che aveva preso il pugno in faccia. Il ferito è stato portato di corsa all’ospedale San Gerardo con il braccio praticamente staccato: arteria tagliata, tendini recisi.
I medici hanno subito escluso il pericolo di vita, ma l’hanno ricoverato in prognosi riservata. Poi il delicato intervento chirurgico: hanno dovuto asportare parte dell’arteria femorale per poterla attaccare al braccio. Ci sono forti dubbi sul pieno recupero della funzionalità dell’arto.
Nel frattempo l’amico ha deciso di non sporgere denuncia per il pugno ricevuto. È già mortificato per quanto è accaduto e per le condizioni in cui si trova ora il ferito. I Carabinieri della Compagnia di Seregno, invece, stanno lavorando a ritmo serrato per consegnare l’albanese alla giustizia. Sulla piazza ci sono puntate le telecamere di videosorveglianza, fotogrammi che i militari hanno guardato più volte. Ora è partita la caccia all’uomo.