CARATE BRIANZA – La Befana fa miracoli. Non solo quello di riuscire a volare con la sua scopa. Oggi, a partire dalle 18, riuscirà a radunare un gran numero di persone attorno al Lambro per un momento davvero unico e imperdibile. Si preannuncia infatti spettacolare, come sempre, l’iniziativa della “Befana sul fiume Lambro” organizzata dalla Commissione Cultura Alternativa in collaborazione con diverse realtà del territorio, giunta ormai all’edizione numero 32. Quest’anno sarà accompagnata dallo slogan: “Il gioco si ripete e a noi tocca riprendere la parola”.
“Negli ultimi tre anni – spiega Enrico Mason, anima della manifestazione – abbiamo affrontare il tema dei migranti. Una trilogia per sensibilizzare i cittadini e per andare alla scoperta di un tema che, chissà per quale motivo, dev’essere a tutti i costi un tabù. Ora ci dedichiamo al tema della parola e al linguaggio dell’infanzia. Perché la Befana, da qualsiasi punto di vista voglia essere osservata, mitizzata, ‘pagliaccizzata’, derisa, per un bambino deve continuare a essere importante. È anche grazie a queste figure inesistenti che il bambino impara a distinguere il bene dal male”.
Un bambino che, nella scelta degli organizzatori, sarà guidato da un orso. Un animale che spesso viene associato all’infanzia e nella serata del 5 gennaio avrà il compito di accompagnare il piccolo alla scoperta di altri mondi.
Oltre ai numerosi spettatori, la Befana sul Lambro è imponente anche per le persone coinvolte: una settantina di figuranti, più una quarantina di persone che si sono impegnate nella fase organizzativa e di realizzazione delle scenografie e dei costumi.
“Un doveroso grazie – afferma Mason – alle associazioni che ci hanno aiutato, anche a chi ha deciso di sostenerci economicamente e a tutte le persone che si sono rimboccate le maniche per fare il ‘lavoro sporco’. Tra queste ci tengo a ringraziare i migranti. Se non fosse per loro, non so se ora saremmo ancora qui a parlare della Befana sul Lambro”.
Il programma prevede la sfilata alle 18, con i canti augurali, l’accensione dei fuochi e delle lanterne. Alle 18.30 al via l’animazione in quella che gli organizzatori chiamano “la piazza del fiume”. Paesaggi luminosi a filo d’acqua, il dono dei bambini, l’accensione dei disegni di fuoco. Poi, sul fiume, i portatori di parole, la danza dei pupazzi giganti e i racconti dal carro dei girovaghi. Finché, d’incanto, arriverà la Befana. Riceverà il cibo in dono, incontrerà tutti i partecipanti, prima di fare ritorno nel regno dei sogni. Fino al prossimo anno quando, con il mese di settembre, tutti si metteranno di nuovo al lavoro per un altro appuntamento imperdibile e per regalare ai cittadini tradizione, fantasia e spettacolo.