SEREGNO – I panni sporchi si lavano in famiglia. Ma se qualcuno esagera nella lite, meglio chiamare i Carabinieri. Deve aver pensato proprio così un senegalese di 38 anni, residente in città, che ha chiamato i militari della Compagnia cittadina per fare arrestare suo fratello.
I due, verso le 14.30 di venerdì 4 gennaio, hanno iniziato a litigare per futili motivi. Toni sempre più accesi, forse qualche spintone. Finché il padrone di casa, presente regolarmente in Italia, ha deciso di telefonare alle forze dell’ordine per chiudere definitivamente la questione.
Gli uomini dell’Arma, arrivati nell’abitazione di via Macallé, hanno chiesto i documenti ai due, scoprendo che soltanto l’autore della chiamata aveva l’autorizzazione per rimanere nel nostro Paese. L’altro, 35 anni, che aveva già avuto precedenti per violazione della normativa sull’immigrazione, non aveva né documenti né il permesso di soggiorno. Sottoposto a controlli, è stato anche trovato in possesso di un paio di grammi di marijuana.
Per lui è scattato l’arresto con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Nella mattinata di sabato è stato poi processato con rito direttissimo e condannato a otto mesi di reclusione. Non finirà tuttavia in carcere: è scattata l’espulsione dal territorio nazionale, sarà riaccompagnato in Senegal.