VIMERCATE – Al suo quarto saggio su intelligence e sicurezza ha deciso di occuparsi dei fatti di casa nostra. I grandi misteri di Stato italiani sono al centro dell’ultimo lavoro di Andrea Foffano, 35 anni, agente di Polizia locale, ma soprattutto grande esperto di politica internazionale, intelligence e sicurezza.
Si intitola “Segreti e Intelligence” l’ultimo lavoro di Andrea Foffano, pubblicato dalla casa editrice Mursia, dove il vimercatese ripercorre i grandi misteri italiani intorno alla strage di Ustica, alle morti della giornalista Ilaria Alpi, del dirigente del Sisme Nicola Calipari e del giovane Giulio Regeni.
Un lavoro di ricerca negli Archivi di Stato, di analisi e soprattutto di spiegazione di questi grandi misteri con un linguaggio semplice e accessibile al grande pubblico. Quattro vicende, 85 morti e ad oggi nessuna verità intorno a queste storie dove il filo conduttore è quello dell’intelligence. Non si arriva al colpevole (o ai colpevoli) delle singole vicende, ma viene offerta una chiave di lettura per capire quello che ruotava attorno a ogni singola vicenda.
“E’ stato un lavoro intenso e certosino – spiega Foffano, due lauree una in Scienze Infermieristiche, due master uno in Intelligence e Sicurezza e l’altro in Criminologia e Sicurezza Urbana, collabora anche con il Centro studi Itstime dell’Università Cattolica di Milano e con l’Acsce di Venezia (come docente di Intelligence e Sicurezza) – Oltre un anno e mezzo di ricerche, accessi agli Archivi di Stato, ordinanze giudiziarie, perizie e dichiarazione dei testimoni che, in un qualche modo, sono stati coinvolti in queste vicende. Non forniscono i nomi dei mandanti, ma un’analisi approfondita e puntuale di quanto accaduto, fornendo anche versioni spesso contrastanti e offrendo al lettore la possibilità di avvicinarsi alla verità, o comunque di avere gli strumenti per analizzare quelli che ad oggi restano grandi misteri”.
L’unica grande certezza è che, ad oggi, dietro a quelle morti sicuramente ci sono mandanti, ma i loro nomi e cognomi e i loro moventi sono ancora sconosciuti. Sospetti potrebbero esserci, ma prove certe ad oggi ancora no.
Barbara Apicella
1 Comment
Tutto quello che uno scrive non può essere vero perché la verità non può essere detta!Ad MAIORA