MONZA – La metropolitana M5 rischia di non arrivare fino a Monza. A mettere in dubbio il prolungamento della linea lilla fino a Monza è il sindaco di Milano Beppe Sala, che ha sempre ha sostenuto l’allungamento della metropolitana fino in città. Sala ieri ha dichiarato, durante un incontro, che senza l’aumento del biglietto della metro milanese a 2 euro, osteggiato dagli utenti e dal Pirellone, non sarà possibile dare avvio ai lavori. Il rischio di non poter sostenere le spese e di lasciare un debito al suo successore (malgrado i 900 milioni di euro di fondi stanziati dal Governo a dicembre) sono i motivi per i quali Sala si oppone all’avvio del cantiere della lilla.
Il sindaco di Monza Dario Allevi è salito immediatamente sulle barricate chiedendo un incontro in Regione Lombardia.
“Che il prolungamento di M5 sia un’opera strategica, non più rinviabile è un dato di fatto – dichiara Allevi -. Sancito più volte dai Comuni oltre che da Regione Lombardia e suggellato dal Governo che lo scorso dicembre ha voluto stanziare 900 milioni di euro per finanziare l’infrastruttura: non si torna più indietro. Questa notizia è per me una ‘doccia gelata’. Sala non ha mai detto che la partecipazione della città di Milano all’opera era subordinata all’aumento del ticket ATM: né durante i tanti incontri a porte chiuse né in Villa Reale a Monza, nel corso del Consiglio Comunale congiunto che abbiamo organizzato davanti agli amministratori delle quattro città”.
Da qui la richiesta del sindaco di Monza al governatore Attilio Fontana di convocare rapidamente un incontro in Regione per iniziare a mettere tutto nero su bianco. “Conoscendo la serietà sempre dimostrata da Beppe su questa partita, sono certo che vorrà tenerla separata da questa querelle sull’aumento dei biglietti e rispetterà quanto abbiamo sottoscritto nel protocollo d’intesa già siglato – conclude – a questo proposito chiedo a Regione Lombardia di convocarci al più presto per cominciare a mettere nero su bianco le quote che ciascuna amministrazione potrà e dovrà garantire per la realizzazione dell’opera”.