GALLARATE – Ancora un episodio di violenza al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Antonio Abat. Dopo l’episodio della devastazione di fine gennaio, con responsabili i parenti di un ragazzo che si era suicidato lanciandosi dai piani superiori, nella primissima mattinata del 6 febbraio un altro paziente ha dato i numeri concludendo il suo momento di follia con le manette dei Carabinieri ai polsi.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine, a dire il vero è stato il protagonista di due episodi ravvicinati. Mercoledì in giornata, sempre al Pronto soccorso, aveva ripetutamente colpito le vetrate con calci e pugni. E’ tornato nella notte tra mercoledì giovedì senza mutare atteggiamento per accanirsi contro i vetri del triage.
I medici, un po’ spaventati dopo quanto era accaduto a gennaio, hanno preferito non correre rischi inutili. Cellulare in mano, hanno composto il 112. Sul posto è arrivata la Polizia di Stato che è riuscita a bloccare il trentenne. Lo ha poi consegnato ai Carabinieri che, dopo avergli fatto trascorrere alcune ore nella camera di sicurezza, in mattinata lo hanno portato in Tribunale a Busto Arsizio perché venisse processato con rito direttissimo.