VILLASANTA – Gli agenti della Polizia di Stato salgono in cattedra e spiegano agli studenti di terza media i rischi della rete. Grande partecipazione e attenzione ieri mattina nell’auditorium della scuola Villa dove gli studenti delle medie Fermi hanno partecipato alla particolare lezione promossa dall’associazione “Villasanta Attiva” presieduta da Sandro Belli, da sempre sensibile al tema della legalità che si impara fin sui banchi di scuola.
Con l’aiuto di video il vicequestore aggiunto Francesca Bisogno e il viceispettore Antonio Caldarone hanno spiegato ai ragazzi i pericoli che ci sono nel mare del web. Il rischio di lasciare il profilo aperto, di accettare contatti da sconosciuti, di postare di tutto e di più senza pensare prima ai rischi che certe foto potrebbero arrecare oggi e domani, e soprattutto al male che si può fare a un’altra persona diffondendo informazioni personali senza chiedere prima il suo permesso.
Perché mentre un tempo il bullo lo si incontrava fuori da scuola o dall’oratorio, adesso il bullo è nella rete: a qualsiasi ora, nei gruppi WhatsApp, nelle chat, in siti del web più profondo al quale, comunque, anche i più giovani spesso riescono ad accedere.
Consigli utili di buon senso, spiegati con un linguaggio semplice, senza voler demonizzare il telefonino ma aiutando i ragazzi a riflettere su quello che un semplice scatto, post o condivisione potrebbe creare. Arrivando fino agli episodi di “scherzi” virtuali a danno di coetanei più fragili e deboli: scherzi immediatamente ripresi e condivisi e gettati nel mare del web che non dimentica e non cancella.
Durante l’incontro è emerso che i ragazzi sono perennemente collegati a Internet: tutti (tranne uno) avevano un cellulare (il primo smartphone arriva a 11 anni), che non viene mai spento neppure di notte, con un uso ampissimo dei social per mostrare tutto quello che viene fatto. Post scritti con leggerezza, senza pensare troppo alle possibili conseguenze.
“Ragazzi prestate attenzione a quello che postate e a quello che condividete – hanno spiegato gli agenti della Polizia di Stato -. Usate i telefonini e i social con la testa e con il cuore, evitando di mettervi in situazioni di pericolo e di danneggiare gli altri. Non seguite la massa, soprattutto negli atteggiamenti negativi, e se un vostro compagno ha un problema non isolatelo, ma stategli vicino e aiutatelo”.
Barbara Apicella