MONZA – Per i Musei Civici il 2018 è stato un anno di importanti risultati. Entusiasta, ma con ampi margini di miglioramento, l’assessore alla Cultura Massimiliano Longo punta a raggiungere numeri più importanti.
Dati alla mano l’anno scorso le mostre sono passate da 3 a 6 ( Mangiare con l’arte, Giancarlo Nucci terra madre, La camera matrimoniale di Gio Ponti ed Emilio Lancia, Giappone-Kyoto i giovani e l’artigianato, Le immagini della fantasia e infine Chapeau, l’industria del cappello a Monza tra ‘800 e ‘900), gli eventi organizzati 111 (+26% rispetto al 2017), i visitatori totali 12.120 (nel 2017 erano stati 6.176).
“In passato i Musei civici sono stati più volte al centro di polemiche – spiega Longo -. È un museo e fa cultura: non mi illudo di raggiungere un pareggio di bilancio o di ricavare utili. L’anno scorso gli incassi sono aumentati del 23%, e i dati non sono ancora definitivi”. L’assessore spera di fare di più. “I monzesi iniziano a conoscere i Musei civici – prosegue – All’inizio del mio mandato non ne conoscevano l’esistenza e non sapevano neanche dove si trovavano. Ma quello che maggiormente mi lusinga è che Vittorio Sgarbi l’anno scorso è venuto due volte a Monza e in entrambe le occasioni ha voluto visitare i Musei civici”.
Per il rilancio della ex Casa degli Umiliati l’assessore è certo che bisogna puntare più sugli eventi che sui gioielli artistici che si trovano nei saloni. ” Per far vivere il Museo dobbiamo organizzare eventi. Se nel 2018 abbiamo raggiunto numeri importanti è anche grazie alle tante attività collaterali organizzate all’interno dei Musei Civici”, conclude.