MONZA – Il Consorzio Parco e Villa Reale non utilizza i fondi messi a disposizione dalla Regione Lombardia e il Pirellone se li riprende. Ben 13 milioni di euro quelli che dalla cassa del Consorzio dopo un anno in stand by ritornano in quelle del Pirellone che li avevano stanziati.
La delibera regionale non è passata inosservata all’ex sindaco e presidente del Consorzio Roberto Scanagatti che sul suo profilo social critica fortemente il lassismo del Consorzio. “Regione Lombardia si riprende la gestione dei fondi già versati nelle casse del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza – spiega sul suo profilo Facebook -. Tredici milioni di euro perciò tornano nella disponibilità di chi li aveva versati, dopo che per oltre un anno sono rimasti parcheggiati sul conto corrente del Consorzio. Parcheggiati ad ammuffire perché, tra l’altro, non hanno nemmeno maturato un centesimo di interessi. Non è da escludere che anche il pericolo di una chiamata in causa da parte della Corte dei Conti, abbia influito sulla inevitabile decisone di esautorare il Consorzio”.
Per un anno tutto è rimasto ai nastri di partenza e adesso Infrastrutture Lombarde Spa si occuperà di quegli interventi di riqualificazione del patrimonio arboreo, della messa in sicurezza e del recupero delle cascine all’interno del Parco. “In tutto cinquantacinque milioni di euro – prosegue l’ex sindaco -. Dei quali 23 per opere già definite ma che il Consorzio non ha saputo attivare. Sempre il Consorzio avrebbe dovuto procedere alla gara per la redazione del Masterplan, documento necessario per definire e programmare gli ulteriori interventi di riqualificazione dell’intero patrimonio, Villa compresa. Considerati i ritardi, anche su questo punto la delibera regionale fissa una data definitiva: entro aprile di quest’anno deve essere pubblicato il bando. Già nei mei scorsi la gestione del verde era stata affidata all’ente Parco della Valle del Lambro, ora anche le risorse per la riqualificazione saranno gestite direttamente da Regione Lombardia tramite una sua società. Per non parlare della situazione in cui versa Villa Reale.
Sono bastati meno di due anni per ribaltare completamente la prospettiva. Lo sforzo fatto per dare un’identità forte e autonoma alla gestione del Parco e della Villa Reale attraverso il Consorzio è andato ormai perduto. Allo stesso modo è stata decapitata una struttura creata ad hoc che, messa alla prova, aveva dimostrato di saper funzionare bene anche in occasioni del tutto eccezionali e straordinarie”.
La domanda finale, che l’ex presidente del Consorzio si pone, è: ma serve ancora tenere in vita il Consorzio? Che cosa serve mantenere questo carrozzone burocratico? Per Scanagatti non ha più senso. “Per statuto il Sindaco di Monza ricopre l’incarico di Presidente del Consorzio conclude -. Una scelta opportuna, perché posta a garanzia della tutela degli interessi di un patrimonio che appartiene in primis alla città. Ma se questo organismo è completamente svuotato di funzioni decisionali e operative, anche la funzione di rappresentanza diventa del tutto onorifica. Perciò del tutto inutile”.
B. Api