BIASSONO -. “Ho bisogno una mano! Un amico è in possesso di una gavetta di un alpino di Biassono, proveniente dalla ritirata di Russia 1943 . Cerco i suoi eredi per donargliela”.
Questo l’appello lanciato sul gruppo Facebook “Sei di Biassono se…” da un giovane alpino che sta aiutando un amico a restituire quella “schiscetta” dove i militari consumavano il rancio ai legittimi proprietari: i nipoti o i pronipoti di Pietro Luigi Saini, alpino probabilmente deportato i ferito in Russia che nel 1943, che durante la ritirata consegnò la sua gavetta a un commilitone. Il quale la regalò alla figlia raccontandole quell’aneddoto. Sul recipiente di latta ci sono incisi disegni, date, nomi , una dedica alla mamma , il nome di Biassono e Monza e chiaramente il nome dell’alpino Pietro Luigi Saini.
Le ricerche sono già partite scoprendo che la penna nera, tornato dalla guerra ,si sposò e trasferì a Cremona per ritornare poi a Monza molti anni dopo. A Monza morì nel 2010.