MONZA – Da Brianza Asfalti puzze a Sant’Albino: i residenti chiedono l’organizzazione di un’assemblea pubblica e sono pronti a mettere mani al portafoglio e ingaggiare un esperto per la verifica della qualità dell’aria. Malgrado le rassicurazioni dei dirigenti dell’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente) che limita il problema a semplici miasmi e non a pericoli per la salute dei cittadini, per i residenti di Sant’Albino i problemi sono ben più gravi che i semplici olezzi.
Il Comitato di quartiere non si arrende: nelle ultime settimane, anche a causa dei venti e del ritorno della bella stagione, le puzze provenienti dall’azienda che produce asfalti sono tornate. “L’aria è irrespirabile, soprattutto la sera – spiega Paolo Teruzzi del Comitato di quartiere Sant’Albino -. L’azienda avrebbe dovuto apportare modifiche alla produzione ma a noi non sembra: le puzze persistono. C’è odore nauseabondo di materiale bruciato, la situazione peggiorerà in estate quando terremo le finestre aperte. Ricordiamo a santalbinesi, sandamianesi, concorezzesi e monzesi tutti che l’inquinamento non si ferma a poche decine di metri dall’azienda e che i danni potrebbero risultare gravissimi per i nostri bambini”.
Nei mesi scorsi il problema era stato portato a un tavolo di lavoro dove si erano seduti i Comuni di Concorezzo (sul cui territorio sorge l’azienda), quello di Monza, il Comitato di quartiere Sant’Albino, il Comitato di quartiere Libertà e il Comitato di Concorezzo. Oltre ad Arpa e all’azienda che si era impegnata ad attuare alcuni interventi migliorativi. Interventi previsti nei mesi scorsi – quando la fase produttiva era in calo – garantendo perciò alla ripresa dei lavori stradali (previsti con l’arrivo della belle stagione) una sensibile diminuzione di fumi, polveri e miasmi. Che, però, persistono.
Il sindaco di Concorezzo Riccardo Borgonovo nelle scorse settimane ha inviato all’azienda una lettera per chiedere lo stato dell’arte dei lavori, senza però ottenere ancora una risposta. “Se non riceverò una risposta, convocherò ufficialmente l’azienda”, precisa.
B. Api