SEREGNO – “Siamo presi in giro costantemente, è una continua mancanza di democrazia e di rispetto”. L’atto d’accusa arriva dal gruppo consiliare della Lega, che punta il dito contro tutta la maggioranza di centrosinistra che governa la città. Ultimo caso, ma dal Carroccio sostengono che non sia l’unico, quello della mancata discussione del punto all’ordine del giorno relativo alle scuse che chiedono al sindaco Alberto Rossi di pronunciare pubblicamente per una frase fuori onda detta nell’aula consiliare.
“Ho sempre chiesto che venisse discusso il nostro ordine del giorno – spiega Edoardo Trezzi, capogruppo della Lega -. Hanno sempre posto in votazione la mia richiesta e tutte le volte l’hanno cassata senza che il sindaco prendesse parola. Per chiedere scusa basta un secondo. Lo deve non a noi, bensì ai cittadini. E’ mancanza di educazione”.
Trezzi ha da ridire più in generale sullo svolgimento dei lavori in Consiglio comunale: “I gruppi di maggioranza si lamentano su Facebook e sui giornali riguardo al fatto che non permettiamo il normale svolgimento dell’ordine dei lavori. Ebbene, io dico a tutti che con loro, con il governo del cambiamento, qualcosa di nuovo si è visto davvero. In peggio. Mancanza di democrazia totale, in più offese nei nostri confronti. Oltre al quella del sindaco del 29 novembre, dai tavolo del Pd hanno dato del fascista a Tiziano Mariani (lista civica “Noi x Seregno”). Il presidente Amati ha dato della “mussoliniana” a Ilaria Anna Cerqua (Forza Italia), l’assessore William Viganò l’ha definita pubblicamente ‘verginella addolorata’. E, ancora, hanno dato del pagliaccio a Mariani. Qui continuano a insultarci, dove arriveremo?”.
In più, questioni personali a parte, la lamentela sulla minoranza messa all’angolo e non considerata: “All’ordine del giorno – spiega Trezzi – ci sono 14 argomenti presentati da noi tra interpellanze, interrogazioni. Della maggioranza solo 2. E quindi non convocano i Consigli comunali. Il presidente Amati aveva garantito che la convocazione sarebbe avvenuta regolarmente il martedì, non sempre avviene. Così come non vengono convocate le commissioni. Penso a quella Urbanistica, che in otto mesi non si è mai ritrovata nemmeno una volta facendo arrabbiare i professionisti. Non sono ricevuti dall’amministrazione comunale, così come i cittadini. I 700 appuntamenti? Fidiamoci, ma la sostanza non si vede. C’è ben poca concretezza”.