SEREGNO – Ancora tempo di elezioni in città. Le persone che si sono presentate alle urne per esercitare il loro diritto di voto, però, questa volta non si chiamavano Dell’Orto o Brambilla: erano tutti cittadini del Senegal, che hanno avuto la possibilità di esprimere la loro preferenza dall’estero in occasione del primo turno delle elezioni presidenziali.
Il Comune di Seregno, infatti, dopo essere stato contattato dalla Prefettura (a cui si era rivolto il consolato del Senegal a Milano) si è messo a disposizione per allestire un seggio elettorale. Oltre alla città di Monza era necessario individuare un centro facilmente raggiungibile dalla Brianza nord e dalla Brianza ovest.
Il sindaco Alberto Rossi ha quindi dato disposizioni per aprire la sede municipale di via Umberto I. Nelle liste elettorali del seggio erano iscritti 155 persone aventi diritto di voto, tutti cittadini senegalesi residenti non solo nella città di Seregno ma anche nei Comuni del circondario.
Erano chiamati a scegliere il Presidente della Repubblica del loro Paese d’origine in un lotto di cinque candidati, tra cui Macky Sall che ha appena concluso il suo mandato e che in patria è accusato di aver estromesso ingiustamente dalla competizione due degli avversari più temibili poiché già condannati per corruzione: Karim Wade (figlio di un precedente presidente) e Khalifa Sall (già sindaco della capitale Dakar e personaggio molto popolare).
I senegalesi residenti in Brianza domenica, mentre erano in coda per il voto, hanno ricevuto a sorpresa anche la visita del sindaco Alberto Rossi. Per loro l’occasione di conoscere direttamente il primo cittadino, che non hanno mai visto in vita loro o che hanno notato solo sulle prima pagine dei giornali. Un’occasione per fare due chiacchiere con lui e per chiedergli di posare per un selfie di gruppo.