LISSONE – Sono 921 gli accertamenti tributari per il recupero dall’evasione dell’Imu (Imposta municipale unica) – per un totale di 810.000 euro – emessi dal Comune di Lissone nella sola annualità del 2018.
Un lavoro che proseguirà serrato anche nel 2019, con la previsione di effettuare circa 500 accertamenti, senza alcun supporto di soggetti specializzati esterni e di conseguenza senza alcuna spesa aggiuntiva.
Prosegue la lotta all’evasione di tasse e tributi locali, che rappresenta un obiettivo strategico dell’amministrazione comunale. L’attività di controllo ed accertamento delle posizioni tributarie in materia di Imu, nella sola annualità 2018 ha portato all’emissione di 921 accertamenti tributari emessi per un totale di oltre 800.000 euro di recupero di imposte, sanzioni ed interessi.
I ricorsi agli accertamenti sono stati 7 (pari allo 0,1% dei provvedimenti complessivi), a cui si aggiungono due ricorsi in appello. Nel 2019, su 500 accertamenti stimati, l’ipotesi è di un numero di ricorsi non superiore a 5, ovvero 1 ogni 1.000.
“L’elevato numero di accertamenti e il ridottissimo dato relativo ai ricorsi conferma l’attività di intelligence tributaria che precede gli atti propedeutici all’attività di accertamento – dichiara Domenico Colnaghi, assessore alle Risorse finanziarie – vengono vagliate con attenzione le denunce Imu e Tari, le autocertificazioni e le dichiarazioni informatiche trasmesse dai notai per tramite della conservatoria immobiliare. La possibilità di incrociare le banche dati a disposizione consente di individuare le situazioni anomale”.
Un lavoro accurato gestito dall’Ufficio Tributi che nel 2019 implementerà il proprio impegno concentrandosi anche su controlli incrociati per accertamenti in merito a evasione dalla Tari. Si accentuerà la collaborazione con Gelsia Ambiente al fine di individuare chi non paga quanto dovuto.