MONZA – E’ uno di quei fenomeni avvertito in tutti i Comuni e che, quasi ovunque, è considerato come uno dei maggiori disagi: ci riferiamo ai marciapiedi imbrattati dalle deiezioni canine. Davvero brutto da notare, ancora più fastidioso se capita di calpestarle. Con la colpa che non può essere data all’animale, bensì al padrone che non rispetta le più elementari regole della convivenza civile.
A Monza, però, presto qualcosa potrebbe cambiare: forse si procederà a multare il proprietario dell’animale attraverso l’analisi del dna delle feci abbandonate sul marciapiede.
“Ho depositato una mozione – ha spiegato Roberto Canesi (Lega), durante la seduta di Consiglio comunale di lunedì – per verificare la possibilità di controllare le deiezioni canine con analisi del Dna. E’ stata firmata da tutto il gruppo della Lega e dagli esponenti di “Noi con DArio Allevi”. In sostanza non si tratta di obbligare il Comune a ricorrere a questo mezzo, bensì chiediamo che si possa verificare tramite un’analisi costi/benefici se possiamo portare avanti l’iniziativa anche a Monza, così come già accade a Malnate”.
Là, nel paese del varesotto, hanno utilizzato un meccanismo molto semplice: tutti i cani sono stati sottoposti al test del dna prelevando un campione di saliva. Test gratuito in virtù di una convenzione firmata dal Comune con alcuni veterinari, da effettuare entro una data prestabilita. Dopo quella data chi veniva trovato non in regola doveva pagare una sanzione e sottoporre a sue spese il cane al test.
Da quel giorno il Comune è in grado di risalire esattamente al cane che, per colpa della maleducazione del proprietario, imbratta il marciapiede. La sanzione arriva immediatamente.