MONZA – Si aggrava il bilancio dei morti sul lavoro in Brianza, dopo la notizia del decesso dell’operaio coinvolto in un incidente nel cantiere dell’Istituto Auxologico Italiano di Meda. Con la morte di Flavio Bani sale a tre il numero delle vittime in Brianza negli ultimi giorni. Ha assunto, perciò, un particolare valore il presidio unitario promosso dalle confederazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil davanti alla prefettura di Monza questa mattina.
Alla manifestazione per la sicurezza sui luoghi di lavoro ha partecipato un centinaio di persone delle tre sigle sindacali e al termine del presidio una delegazione composta da Angela Mondellini, Rita Pavan e Abele parente, segretari di Cgil Monza e Brianza, Cisl Monza Brianza Lecco, e Uil Monza e Brianza, e da altri responsabili sindacali, è stata ricevuta da Giacomo Pintus, capo di gabinetto della Prefettura di Monza e Brianza.
I segretari di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto un tavolo di coordinamento periodico con Prefettura, ATS e sindacati per monitorare il livello della sicurezza nei luoghi di lavoro in Brianza.
“Il capo di gabinetto Pintus si è impegnato a verificare la praticabilità di questa soluzione”, hanno fatto sapere i sindacati alla fine dell’incontro.
“È inaccettabile che, ancora una volta, si debba parlare di chi ha perso la vita sul proprio posto di lavoro. L’indispensabile inversione di tendenza passa attraverso investimenti mirati e continui sulla sicurezza, sulla formazione, sulla prevenzione e sui controlli”, si legge nel documento unitario “Il lavoro è vita, basta morti sul lavoro” circolato in questi ultimi giorni in vista del presidio.