Auto da sogno, il lusso e il confort viaggiano su quattro ruote: il 15 marzo 1906 nasce ufficialmente la Rolls-Royce. Nome semplice, trovarlo non è stata un’impresa: Charles Rolls ed Henry Royce ci hanno messo un pezzo per uno.
Per il primo il destino è più facilmente pronosticabile: già importatore di automobili francesi, anche rivenditore. Il secondo, invece, arriva da una famiglia più umile. Dapprima lavora in un mulino, poi si mette a vendere giornali. Grazie all’aiuto di un amico riesce ad avviare una piccola azienda di elettrodomestici e casalinghi. Le auto, però, sono la sua passione. Agli inizi del secolo si mette a realizzarne una tutta da solo. E’ il primo passo di un sogno che non avrebbe mai pensato di realizzare.
Di fatto, proprio in virtù di questa produzione artigianale, entra in contatto con Rolls: l’accordo prevede che quest’ultimo venda le vetture fabbricate dall’altro, con la decisione di chiamarle Rolls-Royce.
Il primo modello è la Silver Ghost. Esce sul mercato nel 1927, ottiene un successo strepitoso. Ne verranno prodotti 6.173 esemplari. La prima caratteristica, tuttavia, non è il lusso: è l’affidabilità. Il modello riesce a effettuare un viaggio di 14.371 miglia senza alcun intoppo. E riesce a fregiarsi del titolo della migliore auto del mondo.
Da cosa nasce cosa: nel 1921 l’azienda apre anche negli Stati Uniti. Durerà 10 anni. Nel 1931, tuttavia, le cose per la Rolls-Royce non vanno affatto male. Tant’è che riesce ad acquistare la Bentley, sua rivale. Torneranno a dividersi nel 2002: la Rolls-Royce nelle mani della Bmw, la Bentley in quelle del gruppo Volkswagen.
Parallelamente l’azienda si sviluppa in un altro settore, quello della produzione di motori per gli aerei. Anche qui con un inizio folgorante. Con gli anni, però, questo settore diventerà un problema: rischia quasi la bancarotta per lo sviluppo di un motore a reazione e, nel 1971, interviene il Governo rendendola una società statale. Rimarrà tale fino al 1987 quando Margaret Thatcher darà il via a un lungo programma di privatizzazioni.
Negli anni, nella fortuna e nella cattiva sorte, manterrà comunque la sua caratteristica: quella di essere un’auto da sogno, per pochi eletti. A vederla transitare, fa davvero girare la testa.