BRIOSCO – E’ sceso dalla sua auto con per prendere alcuni dosi di droga ma, invece di consegnare soldi allo spacciatore, gli ha rifilato una coltellata determinandone il decesso. Con questa convinzione la Corte di Assise di Monza ha deciso di condannare a 26 anni di reclusione un quarantenne residente a Lurago d’Erba, accusato della morte del marocchino Ghazal Azeddine.
I fatti risalgono al mese di gennaio 2018. Forze dell’ordine chiamate sul posto da alcuni passanti che avevano notato l’extracomunitario in un lago di sangue dopo essere stato accoltellato all’addome. Un omicidio subito ricondotto agli ambienti della droga, un caso non facile da risolvere. La prima ipotesi formulata, infatti, era quella di un regolamento di conti tra spacciatori per la divisione del territorio o per debiti non pagati.
A dare un contributo significativo alle indagini è stata la convivente del quarantenne. Ci ha pensato lei a presentarsi dai Carabinieri per raccontare ciò che aveva visto quella sera nel territorio di Briosco, mentre era rimasta in macchina con un amico.
Il suo compagno era finito sul banco degli imputati. Il Pm per lui aveva chiesto l’ergastolo, alla fine è stato condannato a 26 anni di reclusione oltre al risarcimento del danno ai familiari della vittima.