SEREGNO – Un’altra interdittiva antimafia porta di nuovo alla chiusura della pizzeria “Country” di via Livio Colzani. Il provvedimento della Prefettura, notificato ed eseguito ieri dagli uomini della Polizia locale, ha colpito Caterina Sculli, titolare dello storico locale che vanta ormai trent’anni di attività ed è diventato luogo di riferimento per i nottambuli della Brianza.
A lei era stata ceduta l’attività alla fine del 2017 per poter garantire la riapertura. Il 27 ottobre 2017, infatti, dagli uffici monzesi di via Prina era stata emessa un’altra interdittiva a carico del padre, Santo Sculli, da sempre anima e titolare della pizzeria. Mentre respingeva tutte le accuse e cercava di tenere separata la vita della pizzeria dalla vicenda giudiziaria che aveva investito il figlio Massimo, coinvolto nell’operazione “Dedalo” della Dda (Direzione distrettuale antimafia), nello stesso giorno si era visto recapitare dal Comune anche l’ordinanza di demolizione della parte costruita – secondo il municipio abusivamente – per la somministrazione di alimenti e bevande.
Per questa parte è ancora in corso un processo al Tar (Tribunale amministrativo regionale), che nel gennaio 2018 ha comunque accolto la sospensiva evitando l’abbattimento dello stabile. Il discorso dell’interdittiva antimafia, invece, era stato risolto intestando l’attività alla figlia. Anche per lei, però, da ieri c’è un atto firmato che impedisce di continuare a tenere aperta la pizzeria. Sarà una lunga battaglia a suon di carte bollate.