BIASSONO – L’amministrazione comunale dice no alle slot machine. O, meglio, propone ai commercianti di dire no a quelle macchinette mangia soldi offrendo in cambio uno sconto sulle tassa rifiuti. In Consiglio comunale, però, scoppia la polemica: per la minoranza è una scelta poco coraggiosa che non produrrà alcun effetto.
Non è la prima volta che l’amministrazione comunale leghista cerca di porre un freno al fenomeno della proliferazione delle slot machine. Giochi pericolosi, considerati una delle nuove dipendenze degli anni 2000, considerata a tutti gli effetti una malattia anche dal Ministero della Sanità, spesso causa di drammi familiari per interi patrimoni sprecati.
In passato il Comune aveva offerto uno sconto del 25 per cento sulla Tari, la tassa rifiuti, a tutti quei commercianti disposti a rinunciare alle slot machine nei loro locali. La risposta non è stata negativa: addirittura non è nemmeno mai arrivata. Nessuno ha preso in considerazione questa possibilità. Lo stesso Piero Malegori, già sindaco e ora assessore al Bilancio, durante la seduta di venerdì è andato controcorrente spiegando che a suo modo di vedere la scelta di ridurre la Tari non serve a nulla: “Ci troviamo di fronte a locali che con le slot guadagnano anche 6 mila euro al mese, noi abbiamo le mani legate non potendo pareggiare quegli importi”.
Della stessa idea, ma anche convinto che la soluzione da praticare sia esattamente opposta, il “collega” di partito Giordano Colombo: “Gli sconti servono a poco, per eliminare il problema bisogna far pagare di più a chi le possiede. Molto di più, anche dieci volte tanto quello che versano oggi”.
Nonostante le perplessità sull’efficacia della delibera, tuttavia, la Lega ha deciso di rilanciare. Un nuovo sconto, stavolta pari al 50 per cento. Il doppio rispetto a quanto in vigore fino a ogg. Il vicesindaco Alessio Anghileri ha spiegato i motivi: “Forse non servirà a granché, forse anche stavolta non raccoglieremo adesioni a questa nostra proposta. Però non riteniamo che per un Comune sia corretto fare finta di nulla. Noi insistiamo. Dev’essere anche un messaggio culturale che vogliamo fare passare contro la presenza delle slot machine sul territorio”.
La scelta della maggioranza, però, è stata fortemente criticata dal gruppo di Biassono Civica: “Siamo decisamente contrari alla proposta della riduzione del 50 per cento. Non perché, come ha sostenuto qualcuno, ci auguriamo che le slot machine arrivino dappertutto. Tutt’altro, è proprio il contrario quello che ci auguriamo e che vogliamo ottenere: a nostro avviso serviva una scelta più coraggiosa ed efficace rispetto a uno sconto di questo tipo che incide poco. Non è difficile prevedere che anche stavolta servirà a ben poco. Bisognava invece avere il coraggio di azzerare completamente il pagamento della Tari agli imprenditori e ai baristi virtuosi. Anche questo sarebbe stato un bel segnale e, insieme, un’offerta più interessante da prendere in considerazione”.