SEREGNO – Traslocare al più presto nella nuova sede di piazza Risorgimento. E’ l’invito che Tiziano Mariani, capogruppo della lista civica “Noi x Seregno”, ha rivolto a Pietro Amati, presidente del Consiglio comunale, rimproverandolo pubblicamente nel corso della prima delle sedute che si sono svolte nel corso della scorsa settimana, chiedendogli di dare maggiore dignità alla massima assise cittadina.
A fornire lo spunto al consigliere di minoranza sono stati i problemi manifestati dall’impianto di riscaldamento, non funzionante proprio nel corso di questa settimana in occasione delle sedute sul documento unico di programmazione.
“La mia critica e il mio sollecito – ha affermato Mariani – sono proprio nei confronti del presidente Amati. Non solo per la carica istituzionale che ricopre, ma anche perché come me ha già trascorso anni in questa aula nelle vesti di consigliere comunale. Se ha perso la memoria, gli faccio presente io che addirittura nel 2015 si era parlato con tanto di polemiche dell’inadeguatezza di quest’aula di via Umberto I. A distanza di quattro anni, purtroppo, sono costretto a rilevare che siamo ancora qui per evidenziarne tutti i limiti. Mi sembra una cosa inaccettabile”.
Al di là delle critiche, tuttavia, il capogruppo di “Noi x Seregno” ha avanzato anche una proposta: “Spostiamoci altrove. Il consiglio comunale è l’assemblea più importante del municipio, non può essere trattato in questo modo. Abbiamo un’aula in piazza Risorgimento o, almeno, dovremmo averla proprio realizzata per ospitare le sedute. Chiedo al presidente del Consiglio comunale di farsi parte attiva invitando il sindaco Alberto Rossi e l’intera Giunta a predisporre la nuova aula consiliare”.
Frase pronunciata da Mariani incrociando le dita: “Purtroppo da quattro anni tutti promettono che prenderanno in mano la situazione, nessuno fa nulla. Speriamo che sia la volta buona. Con lo sblocco dei residui, del resto, di soldi adesso il sindaco a disposizione ne ha parecchi. Gli chiedo di spendere qualcosa per pensare anche alle esigenze e al decoro del Consiglio comunale”.
E poi la stoccata finale: “Il riscaldamento che non funziona può anche essere un caso, ma diamo un’occhiata a questa sala. Cavi dappertutto. Chiediamo ai cittadini di rispettare le leggi, in questo caso mi sa che siamo noi i primi a non essere in regola. Invece di chiudere gli occhi, portiamo a compimento questo trasloco”.