BOVISIO MASCIAGO – Convinti di avere bene operato per il bene della città e di avere ancora molto da dare nel prossimo quinquennio. Con questo spirito la sezione cittadina del Partito Democratico e “L’Altra Bovisio Masciago” hanno deciso di sostenere ancora una volta il sindaco uscente, Giuliano Soldà, nella competizione elettorale.
Le due liste hanno raccontato questi cinque anni la scorsa settimana, in un incontro pubblico organizzato in sala consiliare e con una formula un po’ inedita: domande aperte da parte della stampa per raccontare questa esperienza amministrativa. Dai tempi più soft (140 iniziative culturali proposte) a quelli più spinosi. Tra questi, indubbiamente, gli accertamenti non fatti nei tempi dovuti sui residui di bilancio, che hanno portato il Comune a non poter “spalmare” il debito in 30 anni, bensì a scegliere di risolverlo in soli 3 anni per evitare una pericolosa situazione di pre-dissesto finanziario.
“Ne andiamo fieri – ha spiegato Pier Angelo Guagnetti, referente de “L’Altra Bovisio Masciago” – perché abbiamo risolto un problema che abbiamo ereditato. E ora possiamo consegnare alla città un bilancio sano. Chiunque siederà sulla poltrona di sindaco nei prossimi cinque anni, si insedierà con un bilancio a posto”.
Nella serata si è parlato anche di progetti futuri. Primi tra tutti il desiderio e la necessità di riqualificare il centro cittadino con la sistemazione del cosiddetto “Npp1”, ma anche uno sguardo verso il futuro con la realizzazione di una casa di riposo. Destinata non solo a risolvere il problema di molti anziani, anche quelli in condizioni più problematiche vista la scelta di destinare un settore a persone con Alzheimer o demenze, ma anche in grado di dare una boccata d’ossigeno al problema occupazionale di molte persone.
Si è parlato di sicurezza (“La percezione è aumentata, i dati dicono che i reati sono in calo”), compresa la necessità di potenziare l’organico della Polizia locale (“Almeno due persone sono da inserire”), di sostenibilità ambientale (“Processo avviato ma bisogna compiere ancora altri passi”).
Non è mancato nemmeno un pizzico di autocritica (“Siamo in ritardo sul fronte della partecipazione. E’ insufficiente, qui probabilmente si poteva fare di più”), ma la convinzione che porta alla ricandidatura è positiva: “Abbiamo fatto molto, scuola compresa, pur dovendo far fronte a una difficile situazione ereditata e a mille problemi. Ognuno ha le sue idee politiche, ma siamo convinti di aver svolto un lavoro egregio e di aver dato l’anima per garantire un futuro migliore alla città”.