SEREGNO – “Non bisogna andare dal notaio, non bisogna venire in Comune. Il concetto, in estrema sintesi, è questo qui. Mi sembra una bella comodità per tutti”. Il sindaco Alberto Rossi, sempre efficace nella comunicazione, commenta così lo Sportello telematico dell’edilizia: una novità che il Comune di Seregno è ormai pronto a introdurre nel giro di pochissimi giorni.
Venerdì 5 aprile la presentazione pubblica ai cittadini e ai professionisti con un convegno dalle 9.30 alle 13.30 nella sala civica “Monsignor Gandini” (via XXIV Maggio). Già quel giorno potrebbe essere dato il via ufficiale al nuovo progetto, curato dall’assessore Claudio Vergani, che ha la delega alla Pianificazione territoriale e all’Edilizia privata.
“Un obbligo di legge – commenta lo stesso Vergani – che alcuni dei Comuni vicini con cui mi sono confrontato hanno già rispettato. Ora con qualche ritardo, anche per le note vicende giudiziarie, arriviamo anche noi. Per i professionisti è di sicuro una bella comodità: pratiche consegnate in forma esclusivamente digitale, con la possibilità di caricare anche singole parti poco per volta per fare poi un unico invio in un secondo momento. Un lavoro che ai tecnici non comporta difficoltà: del resto, ormai, si trovano già a dover lavorare così. Lo Sportello, ne sono certo, avrà un notevole impatto positivo”.
In più la comodità del software: è lo stesso utilizzato da Comuni vicini quali Giussano, Carate Brianza, Lissone. Insomma non ci sarà nemmeno la necessità di dover procedere a una nuova registrazione. Per i cittadini, invece, il cambiamento consiste nel dover firmare in modo digitale i loro documenti, utilizzando la Carta regionale dei servizi. Operazione che, di solito, è possibile fare direttamente anche nell’ufficio dei professionisti a cui si sono finora rivolti.
Pratiche digitali, naturalmente, significa evitare code allo sportello e, visto dalla parte degli uffici comunali, si traduce anche in una maggiore efficienza con una riduzione dei tempi di lavoro di ogni singola pratica.
“Abbiamo ancora un arretrato da recuperare – conferma il sindaco – visto che nel 2017 su 141 permessi e 660 Scia sono stati rilasciati 58 provvedimenti, mentre lo scorso anno su 180 permessi e 601 Scia siamo arrivati a 79 provvedimenti. In ogni caso, sebbene le criticità non siano risolte, la macchina comunale è ripartita e questo Sportello telematico contribuirà a snellire il lavoro ancora di più. Inoltre nel 2019 è previsto l’inserimento di altre due persone, quindi si prevede una ulteriore accelerazione”.
Nel frattempo, per non partire impreparato, il Comune ha già caricato nel sistema circa 32 mila pratiche edilizie: tutte quelle presentate dal 1945 al 2005. Il lavoro di digitalizzazione completo comporterà un lavoro mastodontico, ci vorranno anni. Nessun timore, infine, per le pratiche già aperte: “Quelle che ora sono cartacee – spiega Vergani – si concluderanno in modo cartaceo. Poi provvederemo noi a digitalizzarle ai fini dell’archivio e della consultazione”.