MEDA – Finisce come a Gubbio, a reti inviolate, il match tra Renate e Teramo. Seconda “X” consecutiva, tredicesima in campionato, per un Renate che in casa non vince dal 26 dicembre (1-0 al Rimini). Avrebbero probabilmente meritato miglior sorte i nerazzurri, soprattutto nel secondo tempo, ma i cronici problemi in fase realizzativa persistono, con un solo gol – quello di Anghileri a Imola – nelle ultime sei uscite di campionato. Se non altro, è la giornata in cui esultano solo Imolese e Gubbio, con la conseguenza di una classifica perfettamente uguale rispetto a sette giorni fa.
Renate-Teramo, gara che si presenta da sola per le pantere, necessariamente a caccia dei tre punti per dare una mini-svolta ad una classifica che resta intricata come il più difficile dei rebus. Tra queste due squadre è la “X” ad andare di moda: nella passata stagione finì 0-0 qui in Brianza, mentre nei due viaggi in Abruzzo sono maturati un 1-1 (2017/2018) ed un 2-2 a dicembre, con reti di Pavan e Gomez. Un pareggio oggi non può bastare a mister Aimo Diana, che di fatto riaccoglie Piscopo (partenza dalla panchina per lui) dopo i 17 giorni con l’Australia U23. Rientra dalla squalifica – ma tuttaltro che in condizioni ideali – il “Papu” Gomez, con l’infermeria che si è progressivamente sfollata dopo l’emergenza di Gubbio (restano out i soli Doninelli, De Sena e Tarolli).
Ancora 4-3-1-2 per mister Diana, con una sola variazione rispetto a sette giorni fa. Pavan parte dal 1′, Quaini torna a fare la mezzala dando un po’ di riposo a Simonetti, non al 100%. Prima convocazione per Antonio Vinci, che si era lesionato il legamento crociato anteriore nel mese di settembre. Squadra che vince non si cambia. Deve aver pensato anche a questo Maurizi nello scegliere lo starting eleven del ‘Diavolo’, che di fatto è lo stesso identico del “blitz” a Gorgonzola. Infantino ancora in panchina, la punta è Sparacello con De Grazia ad agire alle sue spalle ma anche a raccordare la folta mediana biancorossa.
Primo tempo che comincia su ritmi non esattamente irresistibili, e con tanta imprecisione su ambo i lati. E’ il Renate che comunque prova a fare la partita, ma girare palla su questo campo è missione complicatissima, e per il pacchetto difensivo del Teramo (a cinque in non possesso), chiudere i varchi è gioco da ragazzi. Poco spettacolo dunque, nessun tiro in porta nei primi 25′. Alla mezzora, in una sporadica ripartenza nerazzurra, Venitucci si accentra e salta un paio di avversari, ma sul sinistro a giro c’è lo “zampone” di Caidi a dire no. Al 41′ la miglior chance per passare in vantaggio. Azione convulsa, con un pallone spedito in area e rinviato da Celli sul destro di Rossetti, che calciando in modo sporco costringe comunque Pacini alla deviazione in corner. Peccato, il centrocampista del Torino era in posizione favorevolissima. Primo tempo che va in archivio sullo 0-0.
Poco gioco, molta noia al “Città di Meda”.
Nessun cambio all’intervallo, nonostante il grande fermento sulla panchina nerazzurra. Il gioco riprende, e al 6′ c’è subito un’interessante trama offensiva delle pantere. Vannucci con un lungo linea morbido innesca Pattarello, cross calibrato al centro per Venitucci, ma la diagonale difensiva di Celli è perfetta, così come l’appoggio aereo a Pacini. Un minuto dopo, mister Diana viene allontanato dal direttore di gara, probabilmente per qualche parolina a indirizzo dell’assistente prima del cambio Quaini-Simonetti. Il gioco prosegue, ed il secondo tempo quanto meno vede le due squadre più “spensierate” e propositive. Al 18′ maxi occasione per gli abruzzesi. Difesa nerazzurra colta impreparata sulla corsia di destra, cross basso sul secondo palo per Sparacello, appoggio arretrato per Proietti e palla alle stelle. Mister Adamo assume il controllo della situazione e si gioca l’attesa carta Piscopo, al posto di Pattarello. Minuto 28, si rivedono i padroni di casa. Spagnoli nello spazio per Venitucci, che fa rimbalzare il pallone e calcia benissimo di prima intenzione, con Pacini costretto ad alzare sopra la traversa. Dal successivo corner dello stesso Venitucci, Pavan stacca bene, ma il suo colpo di testa è troppo tenero. Per la volata finale, dentro anche Gomez e Guglielmotti, Renate a trazione totalmente anteriore per cercare tre punti che varrebbero platino. La generosità brianzola non viene premiata, ora è fondamentale tornare con punti pesanti dalla trasferta sul campo del fanalino di coda Fano (domenica ore 16,30).