SEREGNO – La città per un giorno capitale lombarda della neurologia e della neurochirurgia. Nella giornata di venerdì 29 marzo i maggiori esperti del settore si sono dati appuntamento nella sala civica “Monsignor Gandini” (via XXIV Maggio) in occasione del convegno promosso dal Polo Neurologico Brianteo, in collaborazione con Sno (Scienze neurologiche ospedaliere) e con il patrocinio dell’amministrazione comunale.
Un’intera giornata di studio e di confronto, che ha visto la partecipazione di numerosi primari di ospedali dislocati sull’intero territorio regionale. Con un tema sul tavolo: “Controindicazioni, interazioni, effetti collaterali e sovradosaggio dei farmaci utilizzati in neurologia e complicazioni degli interventi neurochirurgici”.
Un’iniziativa davvero importante per gli addetti ai lavori quella voluta dal dottor Antonio Colombo, direttore del Polo Neurologico Brianteo, non solo per i numerosi e qualificati ospiti intervenuti, ma anche perché è stata in grado di richiamare l’attenzione del mondo politico. Presente, naturalmente, il “padrone di casa”, ovvero il sindaco Alberto Rossi.
“Un piacere e un onore accogliere una giornata così significativa – ha dichiarato il primo cittadino -. E’ sempre bello quando le eccellenze si confrontano su tematiche così importanti. E, innegabilmente, la salute delle persone lo è. La nostra Regione è un’eccellenza in questo settore, mi piace ricordare che lo deve anche a chi si impegna in prima persona, direttamente sul campo o con iniziative come questa che aiutano tutti a crescere nell’interesse della collettività”.
All’apertura dei lavori non ha voluto mancare il consigliere regionale Andrea Monti (Lega), che al di là di un saluto personale ha desiderato far sentire la sua vicinanza a chi opera nel campo della sanità promettendo un suo impegno diretto per risolvere le criticità: “La Lombardia è un punto di riferimento in campo sanitario, ma bisogna anche riconoscere che qualche errore è stato fatto a livello di azzonamento del territorio. Stiamo lavorando, la questione non è stata accantonata e già questo è un piccolo grande risultato. Rimaniamo uniti affinché gli ospedali del territorio non vengano mortificati. Sarebbe un delitto. Già al Pirellone abbiamo fatto cose importanti come le “stroke unit” e il sistema di pronto intervento, dobbiamo fare di più portando in Regione le vostre istanze. Nascono in modo costruttivo da incontri come questo”.