VARESE – Attraverso una falsa associazione no profit denominata “Badante Brava”, con un sito web reclutavano aspiranti badanti da Russia, Bielorussia o Ucraina, che poi facevano lavorare in nero in Lombardia e Piemonte.
Di questo sono accusate due donne, a loro volta dell’est Europa, arrestate dalla Guardia di Finanza di Varese in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, assieme ad altri sette collaboratori (di cui cinque ai domiciliari) per associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina e del lavoro nero.
La finta onlus aveva sedi a Milano, Varese e Torino e avrebbe fatto lavorare come badanti oltre 50 donne, tutte irregolari in Italia, solo tra ottobre e dicembre 2018.