SEREGNO – Il Comune, quanto a soldi in banca, gode di buona salute. La prima regola per fare quadrare i conti, tuttavia, la conoscono tutti: innanzitutto non spendere. Lo sanno bene i brianzoli, la sanno ancora meglio a Seregno, popolo di commercianti da generazioni. E Ilaria Anna Cerqua, capogruppo di Forza Italia, lo ha ricordato all’amministrazione comunale.
Al centro della discussione l’indennità da riconoscere al nuovo collegio dei revisori dei conti che inizierà a breve la sua attività.
“Non capisco proprio la scelta della maggioranza – afferma Cerqua – che ha deciso di aumentare l’indennità sensibilmente. Siamo nell’ordine del 30 o forse addirittura del 40 per cento. Una decisione che ritengo ingiustificata, non trovo motivazioni alla base di questo atto. Siamo un Comune che non ha una situazione disastrata tale da richiedere lavori straordinari, bensì si tratta di conti eccellenti. Non solo: non abbiamo mai avuto problemi di bilancio nemmeno in passato. Siamo un Comune ricco, possiamo anche spendere soldi”.
L’esponente di Forza Italia ha poi evidenziato una caratteristica che accomuna i nuovi revisori dei conti: “Peraltro tutti e tre sono più vicini a Seregno rispetto a quelli precedenti che avevano più chilometri da percorrere, quindi non c’è nemmeno la scusa di maggiori spese che si trovano a sostenere. La legge prevede un range minimo e uno massimo di spesa in base al numero degli abitanti. L’aumento è fuori luogo”.
Di tutt’altro avviso, invece, il vicesindaco William Viganò, che ha la delega al Bilancio: “Inutile dire che abbiamo i conti in ordine, le operazioni da fare sono le stesse. Faccio invece notare che siamo uno dei pochi Comuni che continua ad avere la presenza dei revisori in aula, in occasione delle discussioni sul bilancio e sulle variazioni, così come previsto dal nostro Statuto”.
Per l’assessore l’aumento dell’indennità era dovuto: “E’ un adeguamento del compenso, effettuato anche guardando quanto accade nei Comuni vicini. Raggiungeremo l’allineamento con Lissone e Brugherio nel 2020, siamo ancora sotto rispetto a quanto pagano Cinisello Balsamo e Cologno Monzese. L’importo massimo per il presidente del collegio dei revisori è di 18 mila euro, noi siamo sotto quella soglia. L’adeguamento è corretto e lo ritengo anche giustificato dalla professionalità e dal lavoro che le tre persone nominate andranno a compiere in questi anni”.