“Le pensioni del 2019 saranno maggiori di quelle del 2018. Nessun taglio delle pensioni, nessuna riduzione dell’assegno che mensilmente tanti italiani si vedono riconosciuto per aver contribuito al benessere del Paese con il loro lavoro”. Intervengono subito Massimiliano Romeo ed Emanuele Pellegrini, senatori brianzoli della Lega, dopo le dichiarazioni dei sindacati che parlavano di “stangatina”.
I due esponenti del Carroccio non citano mai la parola “sindacati”, ma è stata la Cisl nei giorni scorsi a diffondere un comunicato per esprimere preoccupazione e dispiacere. Per Romeo e Pellegrini sono “ricostruzioni a cui sempre più frequentemente assistiamo, francamente fantasiose quando addirittura distorte”.
I due senatori spiegano che “non si tratta di taglio, ma di un minor aumento degli importi degli assegni pensionistici parametrato all’inflazione. Somme in più e non in meno. Nel 2019 è stato introdotto un nuovo sistema di adeguamento delle pensioni all’inflazione che prevede 7 scaglioni (100%, 97%, 77%, 52%, 47%, 45% e 40%) che permettono di avere, per le pensioni più basse, aumenti quasi prossimi al 100% e quindi più equi. Così il governo, con buonsenso, è riuscito a conciliare gli interessi dello Stato con quelli dei pensionati”.
“Che poi qualcuno non sopporti l’azione riformatrice che la Lega e i suoi alleati sanno esprimere anche su materie che possono divenire divisive – concludono Romeo e Pellegrini – non può rappresentare un problema: noi continueremo a lavorare, andando avanti con buonsenso nell’interesse esclusivo dei cittadini italiani”.