MONZA – Ha dedicato la vita all’insegnamento e alla divulgazione del bello, dell’amore e del rispetto per i patrimoni naturali e artistici di cui l’Italia è ricca. Adesso, a nove mesi dalla sua scomparsa, un prestigioso convegno e un premio a lei intitolato. Si intitola “Oltre il Parco: i paesaggi modellati tra valore e risorsa” l’evento in programma sabato 13 aprile dalle 14.30 in Sala Maddalena (via Santa Maddalena). Un grande evento per ricordare la figura di Emma Corselli Perfetti, indimenticabile insegnante al Mosè Bianchi, geografa, ambientalista, volto amato della cultura monzese e divulgatrice del bello.
Oltre che volto importante e attivo all’interno di Italia Nostra prima come presidente della sezione di Monza, poi consigliere nazionale a Roma per tre anni e in seguito per dodici anni è presidente del Consiglio Regionale Lombardo di Italia Nostra e infine presidente onorario. Per molti anni ha seguito il turismo di Italia Nostra e del Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano) guidando gruppi molto scelti in qualità di guida culturale in Italia e in paesi stranieri. Ha svolto inoltre un’attività molto importante insieme all’Associazione dei Cavatori Italiani per rivalutare il paesaggio sia in Lombardia sia in altre zone interessate da tale fenomeno. I lavori sono stati pubblicati. Ha pubblicato due edizioni dell’Atlante Paravia curandone il compendio di tutti gli Stati del mondo sia due edizioni del manuale di “Geografia del nostro tempo” edito da Zanichelli e usato nell’ultimo anno degli Istituti Tecnici e nell’ Università di Messina.
Per molti anni le è stato assegnato in comodato gratuito dal Comune di Monza uno spazio nel parco dove ha creato un “info-point” ed un centro culturale per mostre ed eventi artistici, diventando così tutor presso l’Università della Bicocca per la facoltà di Scienze del Turismo.
Sabato il giusto omaggio alla professoressa Corselli con un evento – promosso da Italia Nostra, dal Centro Documentazioni Residenze Reali e dal Comune – durante il quale si ripercorrerà la vita e il testamento culturale lasciato da Emma.
Una donna solare, aperta e vivace, dai mille interessi culturali. “Mia madre – ricorda la figlia Paola – mi parlava di morfologia del paesaggio, di insediamenti, di cultura, di storia, politica. Il paesaggio è un’anima che nutre e si nutre di umanità e il suo aspetto è frutto della storia dell’uomo così la storia dell’uomo è frutto del suo paesaggio del suo ambiente. Curiosa, sagace, intelligente, ironica, diplomatica, autentica. La donna che vedevo in casa era la donna che vedevo fuori casa. Ha cercato di trasmettere l’amore per il bello a tutte le persone che la circondavano, la passione per i viaggi che non erano solo cultura ma storia dell’uomo”.
Viaggi che sono sempre stati al centro della vita dell’indimenticabile prof. ““Vieni a trovarmi al parco”, lo diceva spesso negli anni in cui da volontaria ha gestito l’infopoint del Parco di Monza, lo diceva come se invitasse qualcuno su a casa sua per un caffè – ricorda la figlia Livia -. E un po’ il Parco era casa sua, perché lei si sentiva nel mondo a casa sua, cittadina di ogni città in cui camminasse. Ha organizzato per una vita intera vacanze, viaggi, esplorazioni culturali di ogni tipo… ma poi si era dovuta un po’ fermare, ma, invece di abbattersi, aveva trovato il modo di far arrivare il mondo da lei. Si è occupata del turismo di questa città di Monza, da lei amata e odiata con la passione unica e tipica dei suoi cittadini adottivi del sud, e aveva trovato il modo di entrare in contatto con un’umanità varia e curiosa. Con la sua energia e il suo entusiasmo aveva radunato amici, ex colleghi, giovani, che le avevano donato il proprio tempo e li aveva coinvolti per rilanciare il turismo nel Parco”.
Appassionata di tutto quello che faceva come ha ricordato anche la figlia Lucia. Un curriculum intriso di esperienza, passione e dedizione per il bello e la cultura.
Un pomeriggio tra ricordi, ma anche riflessioni. Dopo i saluti del sindaco Dario Allevi e dell’assessore alla Cultura, Massimiliano Longo, siederanno al tavolo dei relatori Luigi Santambrogio, Marina Rosa, Enrica Lavezzari; de “Il Real Parco visto da Emma Corselli” parleranno Paola Perfetti, Vito Cicale e Luigi Colombo; sui progetti e prospettive per il recupero del Parco Reale di Monza interverranno esponenti della Regione Lombardia e Consorzio Villa e Parco di Monza; poi la tavola rotonda sul tema “I paesaggi costruiti tra valore e risorsa” coordinata da Novella Cappelletti con gli interventi di Leonardo Ancona (Reggia di Caserta), Alberto Guzzi (già Corpo Forestale dello Stato), Marco Ferrari (Politecnico di Torino), Maria Chiara Pozzana (architetto) e Giuliana Ricci (Politecnico di Milano e Cdrr). La chiusura dei lavori sarà affidata a Luca Rinaldi (Soprintendente della Lombardia Occidentale). Al termine dell’incontro Alberto Ferruzzi (vicepresidente di Italia Nostra Onlus) illustrerà il “Premio Emma Corselli – Una vita per Italia Nostra”, contributo a giovani ricercatori su temi riguardanti il paesaggio.
L’ingresso è libero.
B. Api
1 Comment
Vengo ! vengo di corsa per celebrare Emma grande amica mia, e per approfondire grazie a qualificati esperti, temi importanti per me che da architetto,amo il paesaggio naturale e il paesaggio costruito.