MILANO – Prima sentenza nel caso dell’omicidio dell’ex calciatore del Brugherio calcio, Andrea La Rosa, 35 anni, scomparso il 14 novembre 2017 e ritrovato cadavere in un fusto di benzina un mese dopo. Oggi, infatti, è stato condannato a 2 anni per favoreggiamento Sante Cascella, 74enne proprietario di una rimessa dove, secondo i carabinieri, venne custodito per una decina di giorni il bidone con dentro il cadavere.
Il giudice dell’udienza preliminare, Stefania Pepe, nel processo con rito abbreviato, e quindi con lo sconto di un terzo sulla pena, ha accolto la richiesta di condanna formulata dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco.
Per l’omicidio sono a processo Raffaele Rullo e la madre Antonietta Biancaniello, accusati di aver ucciso per motivi economici La Rosa, che venne messo nel fusto ancora vivo, dopo un taglio alla gola, e morì per le esalazioni dell’acido con cui i due avrebbero cosparso il corpo. L’aggiunto Fusco e il pm Maura Ripamonti hanno chiesto due condanne all’ ergastolo e il processo in Assise proseguirà lunedì.