SEREGNO – Le rotaie devono ancora essere posate, ma il tram porta già le polemiche. Una, molto accesa, quella scoppiata nella serata di martedì 9 durante la seduta del Consiglio comunale. Il messaggio del sindaco Alberto Rossi, però, è stato molto chiaro: sulla riqualificazione della metrotranvia ognuno può avere una propria idea, ma ormai non si può più tornare indietro. Alla collettività questa scelta costerebbe molto di più, in termini di penali e di danno erariale, della realizzazione definitiva.
A tirare fuori il tema della metrotranvia è stato Tiziano Mariani (capogruppo della lista civica “Noi x Seregno”) con una interpellanza per chiedere qual è la situazione attuale dell’iter burocratico. “Un lunghissimo iter – ha affermato Mariani, tant’è che la metrotranvia ormai è superata. Un continuo rimpallo di problemi tra chi la vuole e chi non la vuole. E ora eccoci qui con un progetto inutile che ha perso tutto il suo significato”.
Il sindaco, rispondendo all’interpellanza, ha sintetizzato i dati principali. Appalto siglato nel 2013, ora ci sono 90 giorni per la conferenza dei servizi, poi tutte le approvazioni che dovrebbero concludersi in autunno, periodo in cui è previsto l’inizio dei lavori. Il cantiere dovrebbe rimanere aperto 28 mesi.
“A Seregno – ha affermato Rossi – avremo quattro fermate. Una a San Carlo esattamente sul confine con Desio, poi Seregno Platone, Seregno Edison e capolinea. Come compensazione è prevista la riqualificazione stradale lungo tutto il percorso, illuminazione compresa. Per il deposito abbiamo chiesto la mitigazione ambientale lungo tutto lo sviluppo della recinzione. Si è ottenuto un corposo ridimensionamento dell’impatto paesaggistico con l’abbassamento del piano di quota: negli ultimi mesi la famosa torre di 18 metri è stata più che dimezzata. Quanto agli importi, il nostro impegno è di 1,73 milioni di euro, di cui 361 mila euro già versati. Ormai, con un progetto esecutivo già esistente, è impossibile chiedere stravolgimenti. Noi ci siamo battuti per un minore impatto del deposito e per il capolinea collegato alla stazione ferroviaria”.
Per Mariani tutte baggianate: “La metrotranvia oggi non ha motivo di esistere. E’ uno sperpero di denaro pubblico, per il tram si stimano 500 passeggeri al giorno. Siamo già collegati benissimo a Milano con la ferrovia. Quest’opera la volete perché è sostenuta dal Pd. Abbiate il coraggio di dire anche no e di opporvi a questa follia come ha fatto Bresso”.
Per Rossi, tuttavia, più che coraggio sarebbe incoscienza: “Sul progetto ho anch’io alcune riserve, ma rimane il fatto che uscire da questo progetto costa enormemente di più che starci dentro. Non si può fare diversamente, cerchiamo almeno di ottenere condizioni più favorevoli per la città”.
2 Comments
Non ho capito cosa serve questa metrotranvia. Io speravo nella metropolitana, una vita arrivata a Monza si potrebbero ipotizzare tre fermate, Lissone, desio e Seregno… il tram è vecchio e superato.
E per tutti i disagi che porterà nei 28 mesi di lavori con chiusure di strade e attività commerciali a questo chi ci pensa..?