SEVESO – È ancora finale scudetto per la UnipolSai. Per il settimo anno consecutivo, con 5 titoli messi in bacheca, i brianzoli approdano alla fase clou del campionato italiano. A decretare il passaggio la vittoria fondamentale centrata sul campo della Key Estate Porto Torres che, pur a ranghi ridotti, ha provato a tenere testa ai Campioni d’Italia in carica, salvo poi cedere con l’onore delle armi sul 54-77. Con un secco 2-0, i dieci al servizio di Marco Bergna chiudono la serie di semifinale e pensano già al mese di maggio: la saga tricolore inizierà in casa con gara 1 e gara 2, rispettivamente sabato 11 e domenica 12 con orari ancora da ufficializzare, ma la certezza di giocare sul campo del PalaMeda per poter accogliere tutti i tifosi biancoblù.
“Siamo venuti in Sardegna con la voglia e l’intento di chiudere la serie – ha ammesso coach Marco Bergna -, forse nei primi minuti siamo stati un po’ in sordina, poi è venuto fuori il carattere e lo spessore dei nostri giocatori, tutti pronti per questo appuntamento. Nel terzo quarto abbiamo chiuso definitivamente la partita. La difesa aggressiva ci ha permesso di sfruttare bene l’arma del contropiede, abbiamo lavorato intensamente per 40’ senza mai abbassare l’intensità, per non fare entrare in condizione Filipski, che comunque si è dimostrato un giocatore determinante e molto pericoloso. Ora una pausa pasquale serena e poi la testa va alla sfida non semplice contro Santo Stefano, un avversario che, pur alla sua prima apparizione in una finale scudetto, sappiamo benissimo di non dover sottovalutare”.
Apertura equilibrata sul parquet del PalaMura, 4-4 sul tabellone con 7’27” sul cronometro. Riparte la UnipolSai con Simone De Maggi (4-6), Mateusz Filipski dalla distanza riporta i suoi sul +1 (7-6). Jacopo Geninazzi e Mariana Perez per il rinnovato vantaggio biancoblù (7-10), poi sono i 4 punti di Filipski a limare il margine della UnipolSai (11-12). Scambio Sagar-Filipski (13-14), poi è Bandura a firmare il sorpasso turritano a 1’30” dalla sirena (15-14). Ultimi minuti bollenti: non sbaglia nulla il duo polacco Filipski-Bandura (19-18), sulla sirena è la tripla di Berdun dalla metà campo a chiudere il primo atto (19-21).
Ancora Berdun da 3 (19-24), dall’area è un Geninazzi in versione cecchino (3/3) a firmare il primo significativo vantaggio di match, + 11 con 8’27” da giocare (19-30). Tocca a Filipski interrompere la volata della UnipolSai (21-30), poi Filippo Carossino per il 21-32. É di Matteo Veloce il tentativo di far respirare i sardi (23-32), rimarca Luca Puggioni sul 25-32. Non sbaglia Geninazzi (25-34), sul fronte Key Estate è di nuovo Filipski a imporsi a referto (28-34). Carossino e Papi per il 28-37 con 2’18” da giocare, dalla lunetta accorcia Filipski sul 30-37 su fallo subito da Berdun. Ultimi 120” tutti nel segno biancoblù: Papi-Geninazzi-Papi e tabellone sul +13 (30-43). Sul finale del secondo periodo, conduce in casacca Key Estate un pericoloso Filipski con 20 punti a referto, mentre nelle fila biancoblù a tenere le marcature è Geninazzi,14 punti con un ottimo 63% al tiro.
Il terzo quarto è ancora nel segno della UnipolSai che trova al posto giusto Giulio Papi: 2/2, rimbalzo e assist per Francesco Santorelli che valgono il 30-49. Geninazzi segna il +21 (51-30), mentre Porto Torres, appoggiata sui suoi 5 uomini non riesce a trovare continuità. Ahmed Raourahi si guadagna il suo ruolo di top player mondiale con una prodezza delle sue: canestro acrobatico con fallo (32-56). Filipski non molla e prova a tenere in piedi i suoi (38-58), pur appesantito dal quarto fallo a 1’40 dalla terza sirena. È praticamente tutto suo il break che porta i sardi a ridurre le distanze e chiudere il quarto sul 46-60.
Dopo gli schiaffi presi nell’ultimo minuto, la UnipolSai trova in Berdun e Carossino l’immediata reazione (46-64). Il +20 biancoblù porta la firma di Raourahi, poi è sempre il numero 22 canturino a trovare la prateria di un contropiede solitario (46-68). De Maggi per il punto numero 70, mentre Porto Torres resta ferma. Carossino e Santorelli lasciano il campo a Geninazzi e Morato per gli ultimi 5’ di gioco. Il divario si è fatto di nuovo ampio e i turritani non hanno più le forze per combattere: Filipski viene richiamato in panchina per quinto fallo e di fatto la partita si spegne. Pura amministrazione, in campo col sorriso per una partita ormai condotta al risultato che contava.