MONZA – E’ uno degli argomenti del momento, uno di quelli che stanno suscitando maggiori polemiche. Il sindaco Dario Allevi entra nel merito e si sbilancia: anche lui è favorevole alla creazione di zone rosse “anti-balordi”. Lo ha rivelato in occasione dell’inaugurazione della Questura e dei Comandi provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, intervenendo sul tema della sicurezza che, da sempre, è uno dei suoi cavalli di battaglia.
“Non sempre come sindaci abbiamo gli strumenti adatti per rispondere come vorremmo – ha dichiarato Allevi -. Per questo seguo con grande interesse le proposte per aumentare le nostre capacità di intervento”. Riferimento esplicito alla direttiva per l’introduzione della cosiddetta ordinanza anti-balordi per creare delle “zone rosse” che necessitano di maggiore presidio all’interno delle città.
“I Comuni sono sempre più in prima linea sui temi della sicurezza – ha spiegato il primo cittadini – , destinatari diretti di lamentele, suggerimenti e anche proteste. Noi conosciamo bene il territorio e i quartieri, ma ancora più nel dettaglio le vie e i singoli luoghi che avrebbero bisogno di un maggiore controllo”.
Il primo cittadino si è dichiarato favorevole ad ogni misura che aiuti ad innalzare il livello di legalità in città e a contrastare nel concreto quei fenomeni di degrado che rischiano di ‘sciupare’ città che invece “sono per la gran parte sane, pulite e luoghi dove è bello vivere, come la nostra Monza”.
Alla luce di queste considerazioni quella di ieri, per Allevi, “con l’inaugurazione della Questura è una giornata storica che il capoluogo della Brianza aspettava almeno da dieci anni: finalmente completiamo le dotazioni del pacchetto sicurezza nella terza città della Lombardia”.