SEREGNO – Il Comune si conferma promotore della cultura e della libera espressione artistica, valorizzando la “Street Art”, una forma d’arte che solo recentemente ha raggiunto popolarità e rilevanza nel panorama artistico Italiano. La “Street Art”, che già dal lontano 2009 era stata utilizzata dall’Amministrazione per abbellire il muro di 200 metri adiacente alla linea ferroviaria, torna alla ribalta con un progetto finalizzato alla riqualificazione del sottopasso “Solferino- Magenta”, finito spesso sotto i riflettori per problematiche legate a vandalismo e mancanza di decoro.
E’ stato pubblicato in questi giorni un avviso pubblico per la presentazione di proposte per la ideazione e successiva realizzazione di opere di creatività nel campo delle espressioni artistiche murali. L’avviso è finalizzato in via principale alla ricezione di proposte artistiche per la riqualificazione del sottopasso “Solferino-Magenta”, ma anche a sollecitare proposte per ulteriori aree che si prestino a una riqualificazione.
Le proposte dovranno essere affiancate da dei bozzetti artistici il più possibili fedeli all’opera che il soggetto intende realizzare, queste devono prevedere l’utilizzo di materiali resistenti a luoghi aperti e non contenere messaggi lesivi di principi etici e del pubblico decoro. Le proposte possono essere avanzate da singoli artisti (anche minorenni, con presentazione di domanda da parte di un maggiorenne), gruppi, scuole, associazioni, comitati spontanei (la domanda di partecipazione deve essere presentata da un rappresentante).
Le opere e i materiali sono interamente a carico del soggetto individuato, che dovrà realizzare l’opera entro trenta giorni dalla pubblicazione della graduatoria. Il termine per la presentazione delle domande è il 10 maggio.
Il progetto Street Art era stato proposto da alcuni giovani cittadini durante un incontro con il sindaco Alberto Rossi tenutosi lo scorso 31 gennaio e rilanciata in un successivo incontro dell’assessore alla cultura Federica Perelli con il Comitato di Quartiere Sant’Ambrogio.