Gli auguri sono d’obbligo. Avendo l’abitudine di ricordare (e festeggiare) perfino gli onomastici, non posso fare a meno di augurare una buona Pasqua a tutti i lettori a nome di Seietrenta.com. Possa essere una giornata da vivere in modo spensierato, senza pensare gli affanni.
Noi diamo il nostro contributo, con la nostra piccola sorpresa. Nessun uovo da rompere e divorare, purtroppo: ma se oggi avrete l’occasione di sedervi al pc o di consultare il sito con il vostro smartphone, lo troverete un po’ diverso dal solito. Non nella grafica, ci riferiamo ai contenuti.
Per questa giornata, infatti, abbiamo deciso di proporre soltanto contenuti positivi o neutri. Niente cronaca nera: non troverete, salvo andare a leggere le news dei giorni precedenti, accenni ad arresti, droga, maltrattamenti. Non troverete nemmeno le polemiche della politica, spesso feroci e violente. Solo cronaca finalizzata a mettere in luce eventi del territorio, sanità (quella sana), iniziative per bambini, scelte politiche che dimostrano in modo inequivocabile l’attenzione verso alcune categorie o quartieri, solidarietà, cultura.
L’idea di un giornale positivo ci frulla in testa da mesi, chissà se sarà possibile realizzarlo prima o poi. Nel frattempo ci basta una giornata per disintossicarci un po’ da tutta la negatività che ci circonda.
Ci piace una frase che viene attribuita ad Abramo Lincoln: “Possiamo lamentarci perché i cespugli di rose hanno le spine, o gioire perché i cespugli spinosi hanno le rose”. Ecco, per un giorno proviamo a invertire la prospettiva. Non viviamo in un brutto mondo perché abbiamo letto di qualche arresto o di lavori pubblici incompiuti. Accanto a queste cose negative, se alziamo lo sguardo, c’è un mondo caratterizzato da una grande ricchezza: umana, culturale, scientifica, ecc.. Se ci poniamo in modo negativo, cerchiamo negatività. Anche nei giornali. Noi, oggi, vogliamo farvi la sorpresa di un piccolo assaggio di cose belle. Con una certezza: per noi che racconteremo queste notizie e per voi che le leggerete, sarà una giornata migliore.
Gualfrido Galimberti