MONZA – Una storia d’amore e d’arte. Una storia di romanticismo, sentimenti, e soprattutto di genialità artistica dove la sensibilità e la precisione di Mario si uniscono con la perfezione delle forme e la creatività di Rossana.
Ecco la storia personale e artistica di Mario Setti e Rossana Russomanno, uniti nella vita e nella passione per il bello e protagonisti del FuoriSaloneMonza durante il quale hanno allestito una personale di oggetti d’arte e di design nella Parafarmacia Centro Salute di via Volta.
Due modi di percepire e di interpretare l’arte che si completano. La sfericità delle lampade e dei vasi di Rossana, dove il senso della circolarità continua infinito anche nelle decorazioni dei vasi cilindrici. Lampade che si illuminano di luce soffusa che arriva dal basso e avvolge nella circolarità l’intera opera che da elemento artistico si trasforma in elemento di design. Vasi che con Rossana prendono vita non solo quando vengono riempiti di fiori, ma anche quando diventano nido dei suoi uccellini in raku.
Accanto alle opere sferiche di Rossana arrivano poi i capolavori di design di Mario Setti, una vita dedicata all’arte e alla progettazione. Lui che è stato protagonista di importanti esposizioni anche in Arengario quando l’arte e il design erano ancora elementi d’arredo e che facevano circolare l’economia. Le sue sedie cubiste decorate a mano, il dondolo realizzato per la nascita della prima nipotina (intagliato, decorato e dipinto a mano) passato poi anche ai pronipoti; le opere d’arte dove l’intaglio al laser è bandito: con Mario Setti tutto viene realizzato come una volta. E poi quei tabernacoli in legno, intesi non solo nella dimensione religiosa del contenitore del corpo di Cristo, ma come opera d’arte che accoglie e protegge tutto ciò che ti caro noi abbiamo, non nascondendolo alla vista, ma mostrandolo all’osservatore.
Un Mario Setti tutt’altro che lontano dalla realtà: un uomo, un artista e un progettista che è ben calato nel territorio e che al degrado del Parco e del Mirabello ha dedicato un’installazione: un alto contenitore dal colore che sembra ruggine con dentro un ramo secco e poi, illuminati dalle luci, gli scatti realizzati da Rossana Russomanno di quel Mirabello e Mirabellino che urlano vendetta, chiedendo un rapido ritorno all’antico splendore.
“Adesso mi fermo – ci confida Mario al termine della sua mostra – Ho tante idee in testa, ma le devo riorganizzare”. L’invito intanto a conoscere le sue opere (per informazioni inviare un’email a info@ipotesi-design.com).
“La crisi purtroppo ha colpito anche il design”, conclude.
Ma siamo certi che la passione, la sperimentazione e la bellezza delle opere di Mario ( e di Rossana) conquisteranno anche chi oggi ha meno possibilità di un tempo per concedersi un pezzo di bellezza e di arte made in Brianza.
Barbara Apicella
3 Comments
Grazie Barbara Apicella, le tue interviste sono delle conversazioni tra amici , che sembra si conoscano da sempre, sai mettere a proprio agio l’interlocutore che si racconta svelandosi. Grazie ancora per le bellissime parole.
Grazie Barbara, la tua sensibilità trapela dai tuoi articoli. Grazie, hai colto le sfumature.
Che meraviglia! Una mission di sentimenti, passione, amore e laboriosità! Due grandi menti eccelse…
Ad maiora semper a due grandi amici che del bello e dell’arte hanno fatto una delle loro ragioni di vita!