BARI – Impossibile scalfire l’autentica modestia di Ennio Morricone festeggiato ieri, sabato 27 aprile, a Bari al Bif&st di Felice Laudadio, festival arrivato al decennale, che gli ha conferito al Teatro Petruzzelli il “Federico Fellini Platinum Award for Cinematic Excellence” alla presenza di altre tre personalità del cinema italiano: i premi Oscar Nicola Piovani, Gianni Quaranta e Giuseppe Tornatore. “Io un eccellenza italiana? Non so neppure bene cosa significhi – dice Morricone – . So solo che faccio questo lavoro con dedizione e costanza, cose che mi hanno portato a dove sono arrivato oggi, tutto qui: sono solo un artigiano”.
Anzi, ha aggiunto poi il musicista, “Penso sempre di non meritare nulla quando ricevo i premi perché credo che questi non siano dati alla persona, ma nel mio caso all’arte cinematografica dove mi esprimo”. L’artista due volte Premio Oscar, non manca di commozione e lacrime come quando ieri in mattinata – dopo la laudatio di Piovani e i saluti del governatore Michele Emiliano e del sindaco di Bari, Antonio Decaro – ripensa, sul palco del Teatro Petruzzelli, a quando questa storica struttura piena di storia fu distrutta da un incendio. Allora Morricone si lascia andare alle lacrime, mentre riaffiorano subito dopo i problemi del suo lavoro: “Le musiche del film si scrivono solo alla fine – spiega rivolto al pubblico – e così non sai mai fino all’ultimo se piaceranno al regista. A volte mi sono divertito a fare uno scherzo al committente di turno: fargli sentire un pezzo difficile scritto da me per il suo film. Regolarmente sono pezzi che non piacciono, ma a me a volte, pur immaginando le risposte, mi diverte la sfida, mi diverte provocare”.
Il Festival comunque dedicherà quest’anno una retrospettiva composta da 42 film da lui musicati, scelti fra gli oltre 520 titoli della sua filmografia, una grande mostra fotografica allestita all’interno del Colonnato della Provincia di Bari e una serie di otto incontri con alcuni registi dei film per i quali ha scritto le musiche. Sono attesi Giuliano Montaldo, Roberto Faenza, Dario Argento, Ricky Tognazzi, Simona Izzo e Marco Bellocchio.