MONZA – Il Comitato del Parco dice no alla Gerascia come palcoscenico dei concerti nel Parco. “Un intervento che lascia trasparire l’intenzione di favorire economicamente la Sias che – come è stato confermato dallo stesso presidente di Aci, Angelo Sticchi Damiani, – versa in pessime acque – si legge nel comunicato – e pretende che siano i soldi pubblici a toglierla dai guai con un finanziamento annuale di 10 milioni dallo Stato (disegno di legge presentato dal senatore Massimiliano Romeo) e uno, sempre annuale, di 5 milioni già deliberato da Regione Lombardia, a cui si aggiunge la richiesta al Consorzio di rivedere al ribasso i termini economici della concessione, già estremamente bassi”.
“Questo – afferma il comitato – per coprire, solo in parte, una spesa complessiva che si aggirerebbe, secondo quel poco che traspare dalla stampa, attorno ai 100 milioni per ristrutturare l’autodromo, a cui vanno aggiunti 20-25 milioni annui per soddisfare le richieste di Liberty Media (al momento non è dato sapere con certezza la cifra precisa stante il divieto di pubblicità imposto dai contraenti, malgrado i cittadini ne abbiano il diritto, visto che ne sopporteranno l’onere)”.
“Tutto questo per 5 giorni l’anno di Gp che, come si è più volte dimostrato, non portano un reale indotto economico alla città – conclude il comitato -. Quanto all’interesse collettivo riguardo alla possibilità di svolgere concerti con grande afflusso di pubblico nel Parco, si fa presente che è necessario e certamente più proficuo sotto tutti i punti di vista prendere in considerazione alternative valide quali, ad esempio, lo stadio rinnovato e le ex cave Rocca”.