MONZA – Tutti pazzi per l’acquarello. Lo scorso weekend l’edizione numero uno di “Monza in Acquarello” ha fatto registrare il sold out : quasi 5 mila visitatori nella “tre giorni” di mostre allestite in città. Una rassegna dal sottotitolo eloquente “La bellezza dell’acqua in mostra” dedicata a una tecnica considerata a lungo, e a torto, una sorta di arte minore.
Per tre giorni, venerdì sabato e domenica, grandi e piccoli hanno potuto avvicinarsi alla tecnica che ha affascinato pittori come il Canaletto e sedotto i protagonisti del Grand Tour del Settecento come William Turner. E, naturalmente, visitare le tre mostre con alcuni dei più grandi esponenti del mondo dell’acquarello, oltre trenta maestri provenienti da 15 Paesi del mondo, in tre luoghi simbolo del cuore culturale del centro storico della città, l’Arengario, i Musei Civici e la Galleria Civica.
I visitatori complessivi delle tre mostre sono stati 4.930: 2.777 in Arengario, 1.278 ai Musei Civici e 875 in Galleria Civica. E proprio il successo di pubblico ha suggerito all’amministrazione comunale l’opportunità di proseguire, fino a domenica 19 maggio, le mostre in Arengario e Galleria Civica dove sono state spostate le opere presenti ai Musei Civici. Sarà possibile ammirarle dal martedì al venerdì dalle 15 alle 19, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Ingresso libero.
Tutto esaurito anche per le demo dei pittori in Sala Maddalena (1.500 presenze) e le conferenze in pillole ai Musei Civici (250 persone), mentre moltissimi appassionati si sono trovati all’interno del roseto della Reggia di Monza per vedere da vicino le performance del pittore thailandese Sattha Homsawat, in arte La Fe, uno dei big dell’acquarello, che fa della rosa il suo unico soggetto.
“Abbiamo ritenuto opportuno organizzare qualcosa di importante sulla tecnica dell’acquarello a Monza – affermano il sindaco Dario Allevi e Massimiliano Longo, assessore alla Cultura -, città di Mosé Bianchi, tra l’altro raffinato acquarellista. Il vuoto, finalmente, è stato coperto. Non con una mostra, ma con un progetto innovativo e molto più ampio che ha previsto l’esposizione delle opere di alcuni dei più grandi esponenti del mondo dell’acquarello a livello mondiale, workshop, laboratori, lezioni sulle tecniche di pittura ad acqua, sessioni en plein air nelle vie del centro storico. Un evento artistico e culturale di portata internazionale che darà a Monza la possibilità di diventare un polo di riferimento per l’acquarello e un appuntamento di valore promozionale per l’intero territorio”.