MONZA – “Il Montagnone deve restare un’area verde: centinaia di residenti si sono espressi più
volte in modo inequivocabile”. E’ categorico Andrea Seggioli, portavoce del Comitato San Fruttuoso, in merito all’ipotesi di realizzare al Montagnone una sorta di grotta e alcune piattaforme, abbattendo così gli alberi presenti.
“Chiediamo al Comune di rispettare la volontà popolare e di escludere una volta per tutte qualsiasi ipotesi diversa – aggiunge il portavoce del Comitato di quartiere – Anzi, torniamo a domandare che il verde sia aumentato e che il Montagnone diventi un vero bosco urbano”.
Una richiesta che arriva in seguito alle voci che nelle ultime settimane si sono diffuse nel quartiere circa la realizzazione di una grotta su quell’area verde nel cuore del rione. Un’area appetibile che più volte i residenti hanno difeso a spada tratta affinché rimanesse destinata al verde. E’ da vent’anni che chi vive a San Fruttuoso difende il suo Montagnone: l’area era di proprietà del Demanio Militare e nel 1999, grazie a una raccolta di firme, venne acquistata dal Comune che la trasformò in area verde, sottraendola così a un supermercato che intendeva edificare.
Nel 2010 i cittadini si sono nuovamente mobilitati raccogliendo 380 firme contro l’ipotesi di trasformare il Montagnone in pista da ballo e bar. Un successivo referendum promosso dall’allora Circoscrizione 4 aveva confermato in via definitiva il “no” al cemento.
Adesso una nuova mobilitazione contro questo nuovo progetto la cui realizzazione costerebbe alle casse del Comune 150 mila. Il Comitato sollecita gli amministratori a utilizzare quella cifra per sistemare marciapiedi e aiole degradati, verde e parcheggi alla Boscherona, alberi morti da rimpiazzare lungo viale Lombardia.
B. Api