CESANO MADERNO – La sfida lanciata dal Parlamento Europeo è quella di ridurre gli sprechi alimentari del 50% entro il 2025. In Italia, come nel resto dei Paesi sviluppati e a differenza di quanto avviene in quelli in via di sviluppo, i dati riferiscono che gli sprechi maggiori sono localizzati a valle della filiera agroalimentare e riguardano la fase della distribuzione, del consumo domestico e di quello presso le ristorazioni collettive, tra le quali quella scolastica. Proprio quest’ultima, per la sua valenza educativa, può diventare uno strumenti privilegiato di sensibilizzazione al problema degli sprechi alimentari.
L’amministrazione comunale e Sodexo, che gestisce la ristorazione nelle scuole del territorio, hanno voluto portare anche Cesano tale impegno aderendo alla sfida con un progetto pilota che ha visto coinvolti per una settimana 188 bambini della scuola primaria: tutte le classi terze dell’Istituto Comprensivo II e le classi quarte del plesso Aldo Mauri, al quartiere Villaggio Snia, che fanno parte dell’Istituto Comprensivo I.
E’ stata proprio tra queste ultime che è stato registrato il minor spreco, pari a soli 217 grammi, ottenuti sommando i rifiuti dell’intera classe per 5 giorni. Il risultato è stato raggiunto dagli alunni della 4^ B, che sono stati premiati alle 11 di martedì 14 maggio presso la scuola. A titolo di riconoscimento, a ciascuno di loro è stato consegnato uno zainetto
Alla premiazione sono interventi Augusto Pallavicini e Arianna Carugati, rispettivamente responsabile e direttrice del centro di cottura Sodexo, e l’assessore all’Istruzione e Sport, Pietro Nicolaci, insieme al dirigente scolastico Michela Vaccaro.
“Ringrazio a nome dell’amministrazione comunale tutti coloro che hanno aderito al progetto – ha affermato Nicolaci -. Ricordate che il significato del comportamento virtuoso di voi alunni è importante in quanto frutto di una presa di coscienza ecologica in favore della riduzione di ogni tipo di scarto. Una condotta che mi auguro possa essere di esempio e di sprone in primo luogo per tutti i giovani che usufruiscono del servizio mensa e, di riflesso, per le loro famiglie”.