LISSONE – Lo sport ha cambiato la vita della sua Isabel: non solo facendole inanellare vittorie su vittorie, ma soprattutto rendendola autonoma e in grado di progettare un proprio futuro. Forte proprio di questa esperienza personale Eleonora ha deciso di raccontare la storia di sua figlia Isabel Logioia, affinché altri genitori di ragazzi autistici possano comprendere l’importanza che lo sport ha per i loro ragazzi.
Non è stato certo semplice per Isabel: prima di tuffarsi in acqua ha dovuto risolvere e superare una serie di criticità e di paure, che una volta sorpassate le hanno permesso di raggiungere questi importanti risultati. Ultima, in ordine di tempo, l’oro conquistato settimana scorsa ad Albissola in una gara in acque libere gareggiando per la squadra Silvia Tremolada.
“Isabel ha 20 anni e ha iniziato a nuotare solo otto fa – racconta Eleonora – Si allena tre volte alla settimana nelle vasche del Centro natatorio Pia Grande di Monza, poi una volta alla settimana pratica immersione, trekking e da poco anche bocce. Inoltre ama suonare il pianoforte”.
Ma è nell’acqua che Isabel ha trovato la sua dimensione, libertà e leggerezza. Dove le catene della paura si sono magicamente slegate. Lo sa bene mamma Eleonora che settimana scorsa, durante la trasferta in Liguria, malgrado il mare mosso ha assecondato il desiderio di Isabel di tuffarsi ugualmente. “Mentre si avvicinava al mare si è girata e mi ha guardata – racconta – Non pensavo che sarebbe entrata, il mare era un po’ mosso, ma lei mi ha guardato e come un’empatia difficile da descrivere mi ha fatto capire che in acqua sarebbe entrata e che io non l’avrei dovuta ostacolare”. Sotto la guida dell’atleta Cristina De Tullio Isabel è entrata in acqua e ha conquistato la medaglia. “E’ emozionante guardarla mentre nuota e mentre affrontava le onde – aggiunge – Mia figlia ha raggiunto traguardi che non mi sarei mai immaginata avrebbe potuto raggiungere”.
Non è solo una questione di podio e di medaglia. Il regalo più bello che Isabel ha fatto alla madre Eleonora è la richiesta di avere un futuro. “Mamma voglio lavorare: questo quello che mia figlia mi ha chiesto recentemente – conclude – E io la voglio accontentare e aiutare nella realizzazione di questo progetto stimolando quella passione per il bello e per la cura di sé che da sempre la contraddistingue”.
Con l’invito agli altri genitori con ragazzi autistici di non arrendersi, aiutandoli ad affinare e realizzare i loro talenti, a trasformare in realtà i loro sogni.
Barbara Apicella
2 Comments
Grande Isabel e grande mamma Eleonora, genitori forti e coraggiosi, grande anche il team Silvia Tremolada che ha saputo intuire le potenzialità e le attitudini di Isabel e
la fiducia della famiglia ♥💙
La meravigliosa capacità dei nostri ragazzi di raggiungere traguardi che noi neanche immaginavamo ci travolge sempre…un grande abbraccio a Isabel e a Eleonora