MONZA – Più strumenti a disposizione della Polizia locale per garantire la sicurezza sul territorio: l’amministrazione comunale punta ora ad acquistare le body cam. La spesa complessiva, per diciotto apparecchi, è di poco inferiore ai 30 mila euro. Il Comune, con una nota, ha rivelato che ha presentato la domanda di partecipazione al bando regionale che finanza l’acquisto di dotazioni tecnico strumentali destinate alle Polizie locali. Potrebbe ottenere un cofinanziamento pari all’85 per cento dell’investimento complessivo, fino a un massimo di 20 mila euro. Un atto fortemente voluto dal sindaco Dario Allevi, nell’intento di “fornire nuovi strumenti di difesa agli agenti della Polizia locale che, visto ormai il delicato ruolo che svolgono, devono operare sempre più nella massima sicurezza”.
Le body cam sono telecamere mobili appese alla divisa degli agenti, in grado di riprendere quanto accade durante le operazioni di sicurezza urbana, rispettando il codice della privacy, con la visuale dell’occhio umano. Poiché, infatti, possono essere usate come fonti di prova certa nei procedimenti penali devono garantire la ripresa senza alcuna alterazione per ottenere la prova certa dell’evento. Le telecamere hanno la possibilità di trasferire in streaming i dati che possono essere archiviati in cloud.
“Le telecamere – afferma Federico Arena, assessore alla Sicurezza – potranno essere utilizzate durante le operazioni di controllo del territorio. Questi nuovi strumenti miglioreranno il lavoro degli agenti di Polizia locale durante il lavoro, perché, fungendo da deterrente, saranno molto utili per la loro incolumità tutelandoli maggiormente dalle aggressioni. E migliori condizioni di lavoro per le donne e gli uomini della Polizia locale significa più sicurezza per i cittadini”.
Nel comunicato si sottolinea che le body cam “saranno usate dagli agenti in servizio esterno, soprattutto in zone ad alto rischio, come ad esempio la Stazione. Ciò consentirà anche un continuo e preciso monitoraggio delle ‘zone rosse’ dove sono emerse gravi situazioni legate a fenomeni di disagio sociale e degrado urbano”.
Il Comune, nel frattempo, guarda già avanti. Dopo le body cam l’intenzione è quella di provvedere alla connessione wireless tra quelle e il taser, quella “pistola” che rilascia scariche elettriche: il collegamento consentirà alle telecamere di accendersi automaticamente nel momento in cui si attiva la pistola. Ciò consentirà di riprendere eventuali situazioni critiche senza che l’agente possa perdere la concentrazione.