LISSONE – Un viaggio nella storia della musica fra aneddoti, brani inediti e melodie tutte da scoprire. Location d’eccezione sarà la suggestiva area esterna al MAC – Museo d’Arte Contemporanea di viale Elisa Ancona, una ideale “corte” d’altri tempi in cui potersi riunire per valorizzare spazi identitari del territorio della Brianza, uno spazio che, pur rinnovatosi negli anni e divenuto polo culturale col Mac, rimanda alla storia mobiliera di Lissone
Oggi, venerdì 7 giugno con inizio alle 21, Lissone ospiterà lo spettacolo “Soundtrack of my life”, evento promosso dall’Associazione Culturale Pomodori Music ed inserito nell’ambito della rassegna interprovinciale intitolata “Storie di cortile”.
Protagonisti della serata saranno il noto giornalista, scrittore, saggista, autore e interprete teatrale Andrea Scanzi cui spetterà il compito di condurre il pubblico in un percorso musicale narrato dal songwriter canadese Bocephus King.
Racconti e narrazioni da vivere permetteranno di riascoltare brani che hanno fatto cantare intere generazioni: dai Pink Floyd ai Rolling Stones, da Bruce Springsteen a Michael Jackson, da Fabrizio De André a Ivan Graziani.
Ingresso libero, solo in caso di maltempo il concerto si terrà all’interno del MAC – Museo d’Arte Contemporanea.
“L’amministrazione comunale – afferma Alessia Tremolada, assessore alla Cultura – è orgogliosa di poter offrire ai cittadini questo evento che porta nell’area antistante il MAC due personaggi di alto spessore musicale e culturale, all’interno di una rassegna come “Storie di cortile” che ha come filo conduttore l’idea di riportare alla memoria il ricordo di luoghi che nel tempo sono cambiati ma che sono stati parte importante della storia della città”.
“Lissone ha scelto il MAC come location del concerto – aggiunge – ricordando che l’edificio attualmente destinato a Museo ha, tra i presupposti della sua progettazione, la riqualificazione di un tratto della storia mobiliera di Lissone avendo mantenuto la parte più significativa dell’insediamento originario già destinato alla produzione mobiliera, simbolo della storia lissonese e ora rivitalizzato polo culturale”.