VIMERCATE – Malmenata, sequestrata, violentata. Una sorte orribile quella toccata a una donna di 42 anni residente in città. Salvata dopo una drammatica ricerca e una lotta contro il tempo da parte dei Carabinieri della Compagnia di Vimercate. L’aggressore è stato consegnato alla giustizia e ora si trova nel carcere di Monza.
Tutto ha avuto inizio poco dopo la mezzanotte di domenica 9 giugno, quando i militari hanno ricevuto la telefonata di una ragazza di 23 anni residente a Bari: “Aiutatemi, mia mamma è a Vimercate ed è in pericolo di vita. Mi ha contattato lei con una videochiamata. Ho fatto in tempo a vedere il compagno che la minacciava con il coltello, poi la comunicazione si è interrotta”.
Nessun indizio, purtroppo, per poter rintracciare la donna. La figlia non conosceva l’indirizzo di casa. Immediate le ricerche da parte degli uomini dell’Arma, che hanno dato fondo a tutte i mezzi tecnici a loro disposizione e alla conoscenza del territorio per poter rintracciare la donna il prima possibile.
Nelle prime ore del mattino, coordinati dalla Procura di Monza, hanno fatto irruzione in un’area recintata dove stazionava una vecchia roulotte. All’interno l’aggressore e la vittima, entrambi di nazionalità romena.
La donna era stata oggetto di prolungato sequestro e appariva priva di forze poiché violentemente e prolungatamente percossa, minacciata di morte e abusata sessualmente (circostanza, quest’ultima, riscontrata all’esito di visita medica specialista presso la clinica “Mangiagalli” di Milano, dov’è stata anche accertata la frattura del palato, oltre alle forti contusioni al volto e su tutto il corpo).
La donna, tuttora ricoverata in ospedale, ha in seguito fornito ai Carabinieri un quadro di pregressi maltrattamenti subiti nel tempo da parte del compagno e mai denunciati. L’uomo tratto in arresto si trova attualmente nel carcere di Monza.