MONZA – Nonostante il confronto davanti al Prefetto di Monza, Patrizia Palmisani, e nonostante le rassicurazioni e la disponibilità al dialogo da parte della direzione strategica della Asst di Monza, le Rsu e le sigle sindacali hanno proclamato lo stato di agitazione per la presunta carenza di personale infermieristico ed assistenziale.
Già nei giorni scorsi la direzione generale della Asst Monza aveva precisato che le assunzioni aggiuntive e il monitoraggio delle degenze ospedaliere non evidenziavano carenze: ad aprile l’assunzione di 45 figure dedicate al comparto dell’assistenza sanitaria (42 infermieri e 3 OSS) contro 30 figure di personale fuoriuscito; a maggio 18 ulteriori assunzioni, 8 infermieri e 10 operatori socio sanitari. Inoltre, sempre il mese scorso, l’assunzione di altri 10 infermieri interinali per affrontare il periodo estivo. Come già ribadito, nonostante la normativa nazionale e regionale imponga stringenti vincoli di budget sul costo del personale e limiti alla sostituzione del personale in uscita che non consentono di assumere più personale di quello che fuoriesce dall’azienda, la nuova direzione ad oggi ha assunto 33 persone strutturate a tempo indeterminato in più rispetto a quelle fuoriuscite, dimostrando grande attenzione e grande impegno economico per la tematica dell’adeguatezza del personale infermieristico ed assistenziale.
“Abbiamo fornito ampi dati sulla componente ospedaliera – sottolinea il direttore generale Mario Alparone – e ci siamo resi disponibili a completare l’informazione con le attività territoriali. Le organizzazioni sindacali si sono però chiuse al confronto, chiedendo lo stato di agitazione tre giorni dopo il primo incontro, ribadendo la loro decisione anche ieri in Prefettura: nonostante la nostra disponibilità a riprendere la discussione, i sindacati hanno deciso unilateralmente di interrompere i colloqui e i tentativi di mediazione. Una dimostrazione di mancanza di volontà costruttiva”.
La direzione ribadisce ulteriormente che dalle analisi prodotte non emerge un deficit di personale assistenziale. Sia i dati di assunzione e fuoriuscita, sia i dati di assorbimento sono stati formalmente consegnati alle organizzazioni sindacali il 30 maggio 2019 e per questo ritiene assolutamente immotivate ed infondate le considerazioni sul tema della presunta mancanza di personale.